Nella lista dei social network più attaccati da malware di qualunque tipo c’è Facebook in prima linea, LinkedIn, Bebo (più visitato in America), ma anche piattaforme di hosting per blog come Blogspot di Google, individuata come la parte del Web che ospita il 2% di tutti i trojan e gli spyware presenti su Internet. Secondo la stima dei Kaspersky Lab, i social network sono stati attaccati da più di 20.000 malware nel solo 2008. Anche se l'e-mail restano il mezzo di comunicazione più colpito dallo spam, gli esperti ritengono che il cybercrimine su Facebook e sui social network in generale, stia crescendo ad un tasso molto maggiore.
Sophos sostiene che si è "abituati" a ricevere e filtrare spam o messaggi nocivi nella propria e-mail, ma è molto meno comune farlo su Facebook. La conoscenza è l'arma migliore per non diventare una vittima. Ecco dunque 4 utili consigli da tenere in mente per proteggere noi e i nostri amici.
Sophos sostiene che si è "abituati" a ricevere e filtrare spam o messaggi nocivi nella propria e-mail, ma è molto meno comune farlo su Facebook. La conoscenza è l'arma migliore per non diventare una vittima. Ecco dunque 4 utili consigli da tenere in mente per proteggere noi e i nostri amici.
1. Attenzione agli amici.
Siti sociali come Facebook ma anche i forum e i blog, sono costruiti attorno a una comunità di persone che dialoga e condivide idee e pensieri. Se fossero entità reali, le comunità sarebbero un rifugio sicuro, ma non è così nel mondo digitale, a causa della sua natura. I Social Network sono una grande evoluzione del Web 2.0, che porta i suoi naturali difetti dell'hacking sociale. Per conservare un buon livello di sicurezza bisogna mantenere il controllo delle proprie informazioni e scegliere con attenzione con chi decidere di condividerle, perchè non si sa mai esattamente chi c'è dall'altra parte.
2. Attenzione al phishing.
Se vi viene chiesto di immettere la password nel mezzo di una sessione di Facebook, non fatelo. Navigate manualmente alla homepage di Facebook.com e fate qui il login, se è veramente necessario. I cracker ingannano gli utenti facendo loro seguire link che aprono richieste di login di Facebook apparentemente normali. Se immettete il vostro username e password, le informazioni vengono memorizzate e il vostro account diventa loro. Il phishing, tattica prediletta dei cracker, ha dunque trovato nuova "linfa vitale" nei siti di social networking.
3. Attenzione alle applicazioni.
Uno dei motivi che ha decretato tanto successo di Facebook è stato l'uso dei widget, cioè quelle applicazioni di terze parti che potete aggiungere al vostro account. Talvolta, però, queste applicazioni si trasformano in "ruba dati". La prima applicazione pericolosa ha visto luce nel 2008, quando i ricercatori si sono resi conto che un programma chiamato Secret Crush, che si supponeva aiutasse a trovare i vostri ammiratori virtuali, installava invece uno spyware sul computer. Error Check Sytem era invece un'applicazione che inviava messaggi di notifica ingannevoli. Da allora Secret Crush e Error Check System sono stati circoscritti, ma la possibiltà di minacce simili esiste ancora. Usate dunque particolare attenzione quando installate applicazioni di terze parti, perchè state garantendo al suo autore l'accesso a tutte le informazioni del vostro profilo.
4. Attenzione ai gruppi.
I gruppi su Facebook possono talvolta nascondere abilmente un veicolo di marketing. E, anche se non ve ne rendete conto, quando vi iscrivete, state accettando di ricevere messaggi pubblicitari. Le conseguenze non sono gravi come nel caso di malware, ma potrebbero comunque essere piuttosto fastidiose. Siate dunque molto selettivi quando decidete a quali gruppi iscrivervi. Se non siete sicuri di chi gestisce una certa comunità di Facebook o non riuscite a capire se è ufficialmente collegata all'organizzazione che afferma di avere dietro, non accettate la richiesta. La vostra privacy vale più dell'appartenenza a un nuovo gruppo.
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