Mozilla ha celebrato l’International Privacy Day 2016, la ricorrenza internazionale che ogni 28 Gennaio vede la maggior parte dei Paesi europei inclusa l’Italia, gli Stati Uniti e il Canada impegnarsi per sensibilizzare e promuovere l’educazione riguardo alla riservatezza delle proprie informazioni online. Non è piacevole quando la propria privacy viene invasa sul Web: ci si sente impotenti e non si sa cosa fare al riguardo. Non serve essere professionisti IT per salvaguardare la propria privacy online. Per dare il proprio apporto concreto ed aiutare gli utenti a proteggersi, Mozilla ha reso disponibile una guida semplice ed utile per personalizzare il browser Firefox in modo da offrire una privacy migliore.
Per proteggersi dalle minacce è utile informarsi sui rischi che si corrono e possedere nozioni di base sulle misure d'adottare.
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Online surfing: guida di Mozilla per proteggere la privacy con Firefox
Mozilla ha celebrato l’International Privacy Day 2016, la ricorrenza internazionale che ogni 28 Gennaio vede la maggior parte dei Paesi europei inclusa l’Italia, gli Stati Uniti e il Canada impegnarsi per sensibilizzare e promuovere l’educazione riguardo alla riservatezza delle proprie informazioni online. Non è piacevole quando la propria privacy viene invasa sul Web: ci si sente impotenti e non si sa cosa fare al riguardo. Non serve essere professionisti IT per salvaguardare la propria privacy online. Per dare il proprio apporto concreto ed aiutare gli utenti a proteggersi, Mozilla ha reso disponibile una guida semplice ed utile per personalizzare il browser Firefox in modo da offrire una privacy migliore.
Giubileo a prova di hacker: da ESET un decalogo per navigare sicuri
Il Giubileo della Misericordia è a prova di hacker con i consigli di ESET®. Il primo gennaio 2016 Papa Francesco ha aperto la Porta Santa della quarta e ultima basilica papale, Santa Maria Maggiore. L’8 dicembre 2015 è stata aperta quella di San Pietro, il 13 dicembre a San Giovanni e a San Paolo. Secondo il Censis*, saranno trentatrè milioni i visitatori che arriveranno a Roma nel corso dell’Anno Santo (erano stati 25 milioni per il Grande Giubileo del 2000). Si tratta di uno straordinario flusso di turisti e pellegrini provenienti da tutto il mondo, che faranno un ampio utilizzo dei propri computer e dispositivi mobili nei luoghi di pellegrinaggio, negli hotel e nei principali punti di interesse della città.
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Facebook traccia iscritti e non iscritti anche durante navigazione Web
Nelle ultime settimane, Facebook ha litigato con la Federal Trade Commission circa la possibilità che il sito di social media stia violando la privacy degli utenti, rendendo troppo pubbliche le loro informazioni personali. Il social network sembra aver raggiunto un'accordo e i suoi funzionari hanno ammesso che il gigante dei social media è stato capace di creare un registro di esecuzione delle pagine web che ciascuno dei suoi 800 milioni di utenti hanno visitato durante i precedenti 90 giorni.
Facebook traccia gli utenti anche dopo logout, smentita del network?
L’hacker Nic Cubrilovic ha pubblicamente accusato Facebook di tracciare le attività dei suoi utenti anche dopo l'effettuazione del "logout". Facebook ha definito questo "piccolo inconveniente" come un "bug", ma le numerose critiche ricevute hanno costretto il social network ha fornire delle spiegazioni più plausibili. Il ricercatore, dopo aver effettuato una serie di test analizzando le intestazioni delle richieste HTTP inviate dal browser web al dominio facebook.com, ha verificato come il social network alteri il contenuto dei suoi cookie nel momento in cui viene effettuato il logout dal servizio anziché provvedere ad una loro rimozione.
Tracciamento utenti non può essere eluso anche dopo rimozione cookie
I ricercatori dell'Università di Berkeley hanno scoperto che alcuni dei siti più popolari del web utilizzano un servizio di monitoraggio che non può essere evitato - anche quando gli utenti bloccano i cookie, disattivano la memorizzazione in Flash, o utilizzano la navigazione in "incognito" dei browser. Il servizio, chiamato KISSmetrics, viene utilizzato dai siti per tenere traccia del numero di visitatori, cosa i visitatori fanno sul sito, da dove vengono - e l'azienda dice di fare un lavoro più completo rispetto ai suoi concorrenti come Google Analytics.
Protezioni su Firefox e Chrome per bloccare il tracciamento utenti
Anche grazie alle richieste della Federal Trade Commission (FTC), Mozilla e Google lanciano nuove protezioni su Firefox e Chrome in grado di bloccare la pubblicità mirata. In arrivo anche sul prossimo Internet Explorer. L'obiettivo è evitare la tracciatura della navigazione per proteggere la sicurezza dei dati dell'utente.
La pubblicità mirata è un'importante innovazione per l'utente del web, che non viene più bombardato da mille messaggi inutili, ma da comunicazioni basate sulle sue navigazioni e quindi, in teoria, dei suoi interessi. Per sapere cosa interessa o meno all'utente, i fornitori di pubblicità online hanno bisogno di informazioni sulle abitudini web degli utenti. Queste vengono fornite dal browser, esponendo la privacy dell'utente a un rischio certo.
Le aziende di marketing conoscono il luogo da cui vi collegate, cosa cercate, cosa avete cercato, e cercano di capire cosa cercherete. Possono tracciare un quadro preciso dell'utente, a cui insomma manca solo nome e cognome - dati comunque non difficili da reperire. Il tema è molto sentito dalla Federal Trade Commission. L'autorità statunitense che si occupa dei diritti dei consumatori ha chiesto agli sviluppatori di browser di porre l'utente in controllo pieno dei suoi dati di navigazione.
Appello che i tre principali nomi della navigazione web hanno accolto subito. Per evitare il tracciamento, Mozilla e Google hanno presentato due estensioni per i rispettivi browser, Firefox e Chrome. Microsoft ne ha prevista una anche per Internet Explorer 9. L'estensione per Firefox verrà lanciata a breve, e si chiama Don't Track me. Funziona secondo un principio di domanda-risposta tra il browser e il sito che si visita. Il risultato è che durante la navigazione, l'utente non verrà più inquadrato attraverso i suoi dati e riceverà pubblicità casuale, non basata sui suoi percorsi di navigazione o sulle ricerche.
Il sistema di Google è invece un'estensione per Chrome, già disponibile, che si chiama Keep my Opt-outs. Funziona secondo un modello collaudato di liste di siti da cui non accettare "cookie", codici in grado di comunicare le preferenze dell'utente a terze parti. Si installa semplicemente e si aggiorna quando è necessario, con gli elenchi dei fornitori di pubblicità su misura. Il risultato è il medesimo dell'opzione per Firefox. Pubblicità senza contenuti personalizzati ed esperienza di navigazione più riservata.
L'utente può verificare che la privacy rimanga garantita sul sito AboutAds, che contiene un database di aziende di marketing che forniscono contenuti pubblicitari mirati, dai cui messaggi è ora possibile isolare il proprio browser. La novità è quindi molto interessante e appare come un aiuto per proteggere la privacy degli utenti, ma per un suo completo funzionamento sarà da valutare la volontà di sottostare alle impostazioni scelte dall’utente da parte dei siti Internet, dato che la cosiddetta OBA (online behavioral advertising), cioè la pubblicità online comportamentale.
In effetti questo tipo di pubblicità, nonostante sia alquanto invasiva per la privacy di ognuno, appare come una delle soluzioni più efficaci per gli inserzionisti, i quali hanno in tal modo l’opportunità unica di raggiungere in maniera semplice e diretta un target di utenti ben preciso, mostrando un determinato prodotto a un soggetto potenzialmente più indicato a recepire il messaggio in quanto interessato a quel genere di bene, aspetto che ha portato però ad un certo abuso del suo utilizzo.
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