7° Rapporto di Microsoft sulla sicurezza


Sulla base dei dati ricevuti dai sistemi operativi Windows nel mondo ed il software di rimozione Windows Defender, Microsoft ® ogni anno elabora uno rapporto aggiornato sulla sicurezza. L'ultimo studio ha esaminato i più pericolosi malware e attacchi informatici nel corso del primo semestre 2009. Ne risulta  che il phishing rappresenta ancora una minaccia niente affatto trascurabile.  

Dal 7° Security Intelligence Report emerge la diminuizione degli attacchi ai dati per accedere a siti di on-line banking e l'aumento degli assalti a utenti dei social network come Facebook. Da Marzo 2009 gli attacchi di phishing a utenti dei social network sono aumentati moltissimo. La raccolta e la «tratta» di dati utente personali è in continuo sviluppo, anzi sta diventando un affare decisamente redditizio. Per esempio, un messaggio spam derivante da un account di Facebook violato viene recepito più che altro come uno spam standard, dal momento che il messaggio su Facebook presumibilmente è stato inviato da una persona conosciuta.

Negli ultimi 6 mesi circa, si è registrata una sensibile proliferazione dei cosiddetti worm, cioè malware che si autodiffondono tramite Internet. Attualmente nel mirino degli sviluppatori di questi malware sono i dati di accesso per i giochi on-line a pagamento. Lo studio di Microsoft conferma il parere degli esperti di tutto il mondo. L'aggiornamento regolare di sistema operativo e software di protezione è un decisivo contributo alla sicurezza del proprio pc e di Internet. 

L'installazione celere degli update può arginare sensibilmente la diffusione dei malware. Per queste ragioni, i Paesi dove imperversano copie pirata di Windows (per esempio Cina e Brasile) sono spesso veri e propri snodi per la diffusione di malware. Gli update, infatti, non funzionano sulle versioni illegali di Windows. Secondo lo studio il rischio sarebbe contenuto per gli utenti nordeuropei e rispetto ai computer con XP, i pc con Vista sono meno soggetti ad attacchi tramite browser. Per chi fosse interessato al rapporto dettagliato, da qui è possibile scaricare il file pdf completo in lingua inglese.

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