Un conto preciso di quanti siano i giochi disponibili tramite facebook non è possibile, ma includendo i giochi minori si parla di centinaia di applicazioni diverse. Il motivo per cui un’azienda spenda denaro per realizzare uno o più giochi, anche complessi, da distribuire gratis è la possibiltà di guadagnare innanzitutto con le pubblicità: in ogni gioco è possibile inserire anche annunci extra rispetto a quelli normalmente disponibili, col risultato di far guadagnare soldi ai suoi sviluppatori.
Il maggior guadagno, tuttavia, deriva da pagamenti diretti: quasi tutti i giochi disponibili hanno un livello d’uso generale e gratuito ma anche la possibilità di avanzare velocemente pagando tramite carta di credito. Molte delle applicazioni di Facebook “inducono” gli utenti a pagare in denaro vero i servizi offerti all’interno del gioco stesso. Uno di questi casi è Farmville dove per acquistare determinati oggetti per la fattoria o si aspetta di raggiungere un punteggio oppure si comprano i punteggi.
Questo secondo gli sviluppatori offre un’esperienza di gioco migliore ma in realtà c’è ben altro sotto. Uno studio legale americano sta investigano su Facebook e altri social network del settore. Al momento non ci sono accuse precise ma sembra che questi servizi online propongono agli utenti dei programmi non porpriamente “leciti”.
Per esempio, quando l’utente viene bersagliato dai bonus di gioco, che di solito prevedono delle domande semplicissime in realtà non si accorge che alla fine viene richiesto il numero di cellulare per ricevere l’esito. In questo modo si attiva un abbonamento senza che l’utente ne sia consapevole e di conseguenza ogni settimana dovrà pagare un tot per il servizio “acquistato” in maniera del tutto involontaria o quasi. Prestate dunque molta attenzione se non volete regalare i vostri soldi anche sui social network.
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