Nella pagina dedicata Privacy Settings di Facebook è possibile impostare i livelli di protezione per diversi gruppi di informazioni: profilo, contatto, applicazioni, siti, ricerche. Per ognuno i livelli di privacy sono sempre gli stessi: amici, amici degli amici, tutti. Resta naturalmente possibile bloccare specifici utenti impedendo loro di vedere i nostri dati e di contattarci su Facebook. Anche qui le impostazioni scelte sono sempre controllabili e modificabili. La privacy diventa inoltre regolabile secondo queste opzioni per ogni singolo elemento pubblicato.
Per esempio, con il nuovo Facebook è possibile scegliere facilmente, tramite un menu, che una singola foto sia visibile soltanto agli amici o che un aggiornamento del proprio stato sia consultabile soltanto dai propri colleghi. Se da una parte è stata ben accolta la volontà di rendere più semplice la personalizzazione dei vari livelli di privacy, non è stato altrettanto per l'impostazione di default fatta dai responsabili del social network, i quali non vogliono altro che spingere gli utenti a spargere per il Web le informazioni veicolate a mezzo Facebook.
Cosa ancora più importante, le impostazioni predefinite del restyling di Facebook fanno diventare visibili a tutti ogni contenuto, anche se l'impostazione preesistente era di mantenere tutto privato. Inoltre le applicazioni ora hanno molto più accesso di prima ai dati degli utenti: nel nuovo Facebook, la lista di amici, il vostro nome, l'immagine del profilo, la città attuale, il sesso, i network e le pagine di cui siete fan diventano "informazioni pubblicamente disponibili" alle applicazioni, che possono quindi raccattarle e compilarle per ogni sorta di attività di ricerca o pubblicità.
Il campo del genere e della città di residenza possono essere lasciati in bianco, se non si desidera che tali informazioni siano condivise con persone esterne al sito. Il consiglio è quindi di non accettare i valori preimpostati, ma di selezionare un livello generale predefinito di privacy il più possibile restrittivo e poi "liberare" di volta in volta manualmente i singoli contenuti che desiderate condividere più ampiamente, leggendo attentamente le FAQ in italiano.
Attenzione, dunque, alle nuove regole, per evitare imbarazzi rendendo pubblico quello che pensavate fosse privato. Per far fronte a queste critiche, Facebook ha annunciato la creazione di un Consiglio consultivo di sicurezza che raccoglie cinque organizzazioni nord-americane ed europee specializzate su queste problematiche di sicurezza online. Il Consiglio dovrà evidenziare debolezze e criticità in materia di privacy. Via: Affaritaliani
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