Stormshield, hacker figura controversa: cosa c'è dietro lo stereotipo?


La parola “hacker” fu usata per la prima volta negli anni sessanta per descrivere un programmatore o un individuo che, in un’era di competenze informatiche altamente limitate, era in grado di aumentare l’efficienza del linguaggio del computer in maniera da rimuovere, o “hackerare”, le istruzioni in eccesso del codice macchina da un programma. Si è poi evoluta nel corso degli anni per riferirsi a una persona con una conoscenza avanzata di PC, networking, programmazione o hardware. Eroi contro emarginati. Il termine “hacker” ha diviso per molto tempo l’opinione di esperti, media e pubblico tra questi due poli, rafforzando i cliché legati a questa controversa figura.