Microsoft si appresta a cessare il supporto per l'ultima versione ancora in vita di Windows eXPerience. Da una nuova ricerca Microsoft-IDC emerge che le PMI italiane sono sprovviste di un approccio consapevole alla sicurezza: il 44% è privo di un referente interno/esterno e il 73% dedica meno del 10% del budget alla gestione della sicurezza. Solo l’8% delle PMI comprende appieno il rischio legato alla vulnerabilità software. Atteggiamento diffuso anche tra gli utenti privati. Microsoft e il proprio ecosistema di Partner operano al fianco di singoli e imprese per aiutarli ad affrontare le problematiche relative alla sicurezza e a cogliere le opportunità offerte dai moderni sistemi operativi.
Per proteggersi dalle minacce è utile informarsi sui rischi che si corrono e possedere nozioni di base sulle misure d'adottare.
Si avvicina fine del supporto a Windows XP, problemi per la sicurezza
Microsoft si appresta a cessare il supporto per l'ultima versione ancora in vita di Windows eXPerience. Da una nuova ricerca Microsoft-IDC emerge che le PMI italiane sono sprovviste di un approccio consapevole alla sicurezza: il 44% è privo di un referente interno/esterno e il 73% dedica meno del 10% del budget alla gestione della sicurezza. Solo l’8% delle PMI comprende appieno il rischio legato alla vulnerabilità software. Atteggiamento diffuso anche tra gli utenti privati. Microsoft e il proprio ecosistema di Partner operano al fianco di singoli e imprese per aiutarli ad affrontare le problematiche relative alla sicurezza e a cogliere le opportunità offerte dai moderni sistemi operativi.
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BT Security, aziende Usa più pronte di quelle europee su minacce IT
In varie parti del mondo, i vertici di molte aziende non sono ancora in grado di gestire adeguatamente la sicurezza informatica. C’è la percezione che il cosiddetto "hacktivism" e le minacce interne, come ad esempio lo spionaggio, siano in aumento. Secondo una ricerca commissionata da BT, soltanto il 20% dei business leader europei considera la sicurezza informatica una priorità assoluta, a fronte del 41% registrato negli Stati Uniti e del 30% a livello globale. La ricerca, volta a sondare l'atteggiamento nei confronti della sicurezza informatica e la capacità di intervento dei responsabili IT, mette in evidenza l'arretratezza delle aziende europee rispetto alle controparti statunitensi in ambiti cruciali.
Microsoft Patch day febbraio: 7 aggiornamenti fissano 32 vulnerabilità
Quando il mese scorso Microsoft ha distribuito solo quattro bollettini di sicurezza, ci sono stati sospiri di sollievo mescolati a trepidazione. Infatti l'esperienza passata ha dimostrato che tali mesi di luce sono non di rado seguiti da un diluvio di patch il mese successivo. Questa volta i professionisti IT possono tirare mezzo sospiro di sollievo. La società di Redmond in occasione del suo Patch Day di febbraio 2014 ha rilasciato 7 bollettini che risolvono 32 vulnerabilità in Windows, quattro dei quali sono contrassegnati come "critici" e tre importanti. La patch più critica è l'aggiornamento cumulativo per Internet Explorer che consente di sanare 23 vulnerabilità scoperte nel browser Microsoft. Di seguito i bollettini sulla sicurezza di febbraio in ordine di gravità.
Per un web sicuro: Moige, 6 ragazzi su 10 scambiano foto hot in Rete
È stato presentato oggi presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, alla vigilia del Safer Internet Day, “Per un web sicuro”, progetto promosso da Moige – movimento italiano genitori, Trend Micro e Cisco, in partnership con Google Italy e in collaborazione con Polizia Postale e delle Comunicazioni, giunto alla terza edizione, con l’obiettivo di sensibilizzare oltre 40.000 persone tra ragazzi delle scuole secondarie di primo grado, genitori, nonni e docenti, su un uso corretto e responsabile della rete. Presente Milly Carlucci, madrina dell’iniziativa.
Safer Internet Day, sesso con minori: per 1 italiano su 3 è accettabile
L’incontro sessuale tra un minore e un adulto è ritenuto “accettabile” da oltre un italiano su 3 (38%). Tra gli over 45, sono molti coloro che si affacciano alla rete per colmare un importante vuoto relazionale e affettivo della vita reale: il 37% degli italiani infatti afferma di utilizzare il web - soprattutto i social network - per conoscere persone disponibili a fare amicizia o ad intrattenere un rapporto di affetto o amore. Il 28% degli adulti ha tra i propri contatti adolescenti che non conosce personalmente.
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