Per proteggersi dalle minacce è utile informarsi sui rischi che si corrono e possedere nozioni di base sulle misure d'adottare.
Pedofilia: adescava ragazzine con falso profilo su Facebook, denunciato
Adescava le ragazzine su Facebook, si faceva mandare video compromettenti e poi le ricattava. Un uomo di 30 anni di Ventimiglia è stato denunciato per estorsione e detenzione di materiale pedopornografico. L'uomo aveva utilizzato un account con dati di fantasia, in modo da non rivelare la sua identità. Ottenuto il video è scattato il ricatto: "Paga o pubblico le immagini su Facebook". E la ragazzina aveva dovuto consegnare 50 euro per evitare la pubblicazione. Durante la perquisizione a casa dell'uomo la polizia ha sequestrato un pc dentro il quale è stato trovato materiale pedopornografico. Le ragazze adescate hanno tra i 13 e 14 anni. L'uomo, un incensurato di 30 anni, residente a Ventimiglia ma dipendente di una macelleria in Francia, aveva creato un falso profilo sul social network con il nome "Davide Balestra".
Dopo aver carpito la confidenza e la fiducia delle ignare ragazzine procedeva al ricatto vero e proprio. Si fingeva loro coetaneo ed anche le foto del suo profilo ritraevano un ragazzo sui 18 anni. I soldi chiedeva fossero messi in una busta e abbandonati sul tavolo di un bar. Un caso analogo è stato quello di un milanese di 28 anni, che su Facebook adescava ragazzine spacciandosi per fotografo addetto al casting per la pubblicità di una linea di costumi da bagno di Hello Kitty. Ovviamente l’orco mentiva ma grazie a questo stratagemma, facendosi scudo con l’immagine rassicurante della gattina giapponese, riusciva a convincere le sue vittime a spogliarsi in webcam e valutare così la rispondenza ai requisiti fisici necessari per le modelle della campagna promozionale. I video venivano immagazzinati dal sedicente fotografo e furono trovati dalla polizia postale nel corso della perquisizione domiciliare.
L’adescatore fu stato stanato con un’operazione on line sotto copertura: una poliziotta si mise al PC fingendo di essere una bambina e raccolse le prove dell’azione subdola messa in atto dal maniaco per convincere le vittime a spogliarsi. Il successivo blitz portò alla scoperta di una grande quantità di immagini di bambine e ragazzine nude in pose erotiche. Per l’uomo, che è tuttora detenuto, scattarono le manette il 6 gennaio scorso, con la pesante accusa di produzione di materiale pedopornografico. La pedofilia è sempre e comunque dietro l’angolo, ma ciò che fa riflettere è soprattutto la mancanza di pudore e di ingenuità delle ragazzine di oggi che già a 13-14 anni sono pronte a mettersi in posa e “regalare” scatti hot. Nel 2010 sono state arrestate dal compartimento regionale della postale 3 persone per reati legati alla pedopornografia in rete, 10 sono state le denunce, 39 le perquisizioni, 332 i siti monitorati.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento