Su Facebook oltre 80 milioni di profili falsi, spammer e predoni d'identità


La falsità dilaga su Internet, ma è un problema particolare per Facebook, perché mette in discussione la premessa di base del social network, dato che la società dice ai suoi utenti: "Facebook è una comunità in cui le persone usano le loro identità reali". Twitter è pieno di falsi follower e il servizio è stato utilizzato spesso per diffondere false informazioni. Profili multipli su Facebook vengono creati dallo stesso utente o peggio da robot. Una problema che Facebook sta cercando di combattere attraverso un nuovo sistema antispam.

Bianca Bosker, collaboratrice all'Huffington Post, riceve una richiesta di amicizia su Facebook da una certa Bianca Bosker. Pensava si trattasse d'un caso di omonimia, ma appena vede il suo profilo sussulta: i dati personali coincidono, così come gli amici e le pagine alle quali è iscritta; i due profili sono del tutto speculari, con l'unica differenza della foto del profilo: si tratta di un'immagine che lei non ha mai pubblicato su Facebook, ma si presenta come uno dei primi risultati di una ricerca di immagini di Google col suo nome. 


Preoccupata segnala il caso a Facebook, che rimuove il falso profilo ma, poco dopo, riceve una richiesta di amicizia da Bienca Bosker: il titolare del profilo ha cambiato una lettera del nome e rimesso online un nuovo clone del suo profilo. "A questo punto avevo completamente perso la calma. Mi sentivo come se avessi ricevuto una telefonata scherzo di qualcuno che sapeva dove mi trovavo, quello che indossavo, e l'ultima cosa che avevo detto ad alta voce. Mi sono resa conto di essere osservata", scrive la Boskser.

In base alla precisione con la quale il suo profilo era stato copiato, secondo Alex Horan, senior product manager del security provider Core Security, è stato un essere umano, non uno script, che aveva creato l'account a mano. Ha ipotizzato che il gran numero di persone che si iscrivono ai suoi aggiornamenti - circa 221.000 al conteggio più recente - potrebbe avere motivato qualcuno a creare un falso profilo per attirare la loro propria base di follower. Facebook, per sua stessa ammissione, conta circa 83 milioni gli account falsi.


I motivi del furto di identità possono essere diversi, ad esempio sfruttare i molti seguaci della Bosker a fini di spam, meno chiari quelli della richiesta di amicizia: ad esempio rovinargli la vita con contatti e chat varie. Roel Schouwenberg, senior research della società di sicurezza  Kaspersky Lab, ha suggerito di istituire un sito specifico e far cliccare l'impostore Bosker sul link. Una volta che lui o lei ha accesso a questa pagina (trappola), è possibile ottenere il suo indirizzo IP ed è possibile individuare la sua posizione geografica.

Il portavoce di Facebook Fred Wolens ha fatto notare alla Bosker che gli utenti possono presentare una richiesta al social network per ricevere i dati che ha in archivio riguardo la persona che ha creato una timeline impostore. Ma Facebook ha cercato di distinguersi come luogo di identità sul Web. Facebook dice di aver sempre preso sul serio il problema, e recentemente ha intensificato gli sforzi per individuare i falsi profili. "E' più o meno una delle priorità dell'azienda", ha detto Joe Sullivan, responsabile della sicurezza di Facebook.


Ma Sullivan non ha detto quale parte della base di utenti della società, oggi più di un miliardo, era composta da account falsi, duplicati o indesiderabili. La società ha quantificato il problema lo scorso giugno, in risposta ad una richiesta da parte della Sec nel processo di quotazione in borsa. A quel tempo, la società ha detto che dei suoi 855 milioni di utenti attivi, 8,7 per cento, sono duplicati, falsi o spammer. Sullivan ha detto che dal mese di agosto, la società aveva messo in atto un nuovo sistema automatizzato per eliminare falsi "Like".

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