Violentò la figlia, latitante arrestato grazie alle indagini su Facebook


Il social network più diffuso del web si conferma ancora una volta il peggior nemico per latitanti e malfattori. La sezione Catturandi della Squadra Mobile di Napoli, a conclusione di una laboriosa ed articolata indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli, in collaborazione con la Polizia Postale e delle Comunicazioni Campania e la Divisione Interpol ha arrestato in Brasile, località Salvador de Bahia, G.O., queste le iniziali del nome, 53 anni di Torre del Greco. L'uomo era ricercato per violenza sessuale ripetuta nei confronti della figlia di 4 anni, fatti commessi a Napoli e a Ischia fino all'Aprile del 2001. G.O. recentemente avrebbe contattato la figlia attraverso Facebook.

Ed è stato grazie al compartimento della Polizia postale di Napoli, diretto dal vicequestore Domenico Foglia, che è stato possibile accertare il luogo dove viveva G.O. L'uomo, la cui vicenda giudiziaria è abbastanza complessa, è in attesa di estradizione. Il 31 maggio 2002 fu emessa, nei suoi confronti, un'ordinanza di custodia cautelare divenuta esecutiva nell'ottobre successivo, ma mai eseguita dal momento che G.O. si era reso irreperibile fuggendo all'estero. La condanna in primo grado a nove anni di reclusione arrivò nel novembre del 2005, con la Corte d’Appello che, alla fine di gennaio 2009, aveva confermato la condanna emessa dal tribunale di Napoli. 

La Cassazione, il mese scorso, aveva invece annullato la sentenza, rinviando il giudizio ad un’altra sezione della corte. Nelle ultime settimane l'uomo aveva cercato ripetutamente di mettersi in contatto con la ragazza, ormai 13enne, attraverso il social network, circostanza che ha consentito alla Questura di Napoli e alla polizia postale della Campania di individuarlo e di coordinarne l'arresto con l'ausilio la polizia internazionale. Le forze dell’ordine sono riuscite, infatti, ad accertare che il contatto telematico era avvenuto in una località dello stato di Bahia, in Brasile. A quel punto è stato possibile rintracciare l’uomo e per il 53enne sono scattate le manette. 

I bambini abusati sessualmente sono, ancora nel nostro paese, molti di più di quanti ci siano segnalati dalle statistiche giudiziarie. In Italia la metà dei reati di violenza carnale denunciate ha per vittima un minore di 14 anni. Troppi casi di abusi sessuali su minori, che rappresentano il 4% del totale dei maltrattamenti subìti dai bambini in Italia: su 6.623 casi di maltrattamenti su minori segnalati alle linee di ascolto Sui 6.623 casi segnalati alle linee di ascolto di Telefono Azzurro tra il primo gennaio 2008 e il 15 marzo 2010, quelli relativi ad abusi sessuali sono stati ben 269: si tratta di segnalazioni provenienti soprattutto da Lombardia, Lazio e Veneto (30%).

I numeri, allarmanti, sono quelli dell’ultimo ‘dossier pedofilia’ diffuso da Telefono azzurro. Lo stereotipo del maniaco anziano e psicopatico come protagonista della violenza sessuale ai danni del bambino è stato smentito da numerose ricerche, pochissimi, infatti, sono i bambini abusati da sconosciuti, la maggior parte degli autori di reato è invece persone conosciute dalla vittima come amici di famiglia, insegnanti, parenti e solitamente tra i 30 e i 35 anni. E’ importante affermare che l’abuso sessuale accade in tutte le classi sociali. Fonti: Adnkronos | DailyBlog

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