Settimana dei diritti all'infanzia su Facebook? Facciamo un pò di chiarezza


Per la settimana dei diritti dell’infanzia gli utenti di Facebook stanno sostituendo la propria immagine del profilo con quella del cartone animato preferito. In queste ore infatti, molti utenti presentano come immagine del profilo Lupin, Candy Candy, Ariel, Snoopy o Sampei, insomma un cartone animato. Dal 15 al 22 novembre delle iniziative spontanee - ma qualcuno ha proposto di cambiare l'immagine già da qualche settimana - hanno dato vita all’appuntamento non ufficiale con la "settimana dell’infanzia", per ricordare la ratifica della Carta dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.

Infatti,  la Convenzione Onu (Convention on the Rigths of the Child), fu approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989. L'origine dell'iniziativa di quest'anno non è ben chiara, sebbene una campagna virale del tutto simile fu promossa nel 2010 attraverso un evento sul social network.


Su Facebook troviamo dei post che promuovono l'iniziativa pressappoco di questo tenore: "Dal 15 al 22 novembre cambia la tua immagine profilo con un cartone animato! Torna la settimana per i diritti dell’infanzia. Cambia la tua immagine profilo inserendo un personaggio dei cartoni animati per ricordare a tutti la carta dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza". Desideriamo ricordare di prestare attenzione alla fonte dell'immagine, per non incorrere eventuali problemi di copyright (sebbene il tempo sia limitato ad una settimana la foto può restare per sempre sul profilo). Durante la campagna dello scorso anno qualcuno mise in giro la voce della presenza di presunti pedofili che sfruttavano l'inziativa. Anche quest'anno sono state effettuate delle ipotesi secondo cui possano celarsi pedofili dietro le immagini dei cartoon.


Secondo questa ipotesi i pedofili, approfittando delle foto allegre e fantasiose, assai conosciute dal mondo dei più piccoli e, per questo, molto adatte a carpire con più facilità la loro fiducia, potrebbero cercare di adescare minori sul social network. Nel 2006 la Polizia di Stato aveva tracciato il profilo del pedofilo e delle strategie usate per adescare i bambini in Rete. In quel caso però sottolineamo che si parlava di "nickname" utilizzati nelle chatroom o su Messenger, programma diffusissimo a quel tempo, prima dell'avvento dei social network ed in particolare di Facebook (soprattutto in Italia). In questo caso valgono i consigli di sempre e cioè controllate le foto contenute nel profilo (che non siano solo quelle dei cartoni animati, per esempio) e le attività che vengono svolte. Fate qualche domanda per capire la reale identità del soggetto. Altri consigli sono disponibili qui.


Ciò su cui desideriamo porre l'attenzione è il fatto che alcune pagine, celandosi dietro ad una "nobile iniziativa", stanno cercando di far aumentare in maniera esponenziale il proprio numero di iscritti, invitando alla condivisione, mentre altre linkano siti esterni di vendite di prodotti online. Il dubbio dunque sorge sulla bontà e genuinità dell'iniziativa da parte di alcuni soggetti e dello scopo reale per cui è stato riproposto tale progetto, dato che comunque "non costa nulla" in termini economici. Le ipotesi che possiamo formulare sono di due tipi: la prima che si sta cercando di incrementare il numero di fan per utilizzare successivamente le proprie pagine per altri scopi; la seconda che si sta inviando spam contestualmente alla pubblicità della campagna, per promuovere i propri prodotti o quelli altrui. Il nostro consiglio, in questo caso, è quello di decidere in maniera autonoma, senza farvi "raggirare" dai "manipolatori" che si ritengono più furbi di voi. Controllate sempre i link che vengono condivisi, per comprendere la serietà dell'iniziativa.




Facciamo presente che dietro l'iniziativa non vi è l'Unicef, che conferma di non esserci stata neppure nel 2010. Inoltre, non ha una posizione ufficiale sulle immagini dei cartoni come profili, ma invita chiunque, su Facebook e fuori, a celebrare il 20 novembre la Giornata mondiale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza. Da parte nostra, preferiamo "sensibilizzare" gli utenti attraverso i dati sulla reale portata del problema e sposando la campagna di Terre des Holmes* e sms solidale al numero 45501. Come l'anno scorso, piuttosto che utilizzare l'immagine dei cartoon, noi proponiamo l'immagine della campagna "IO proteggo i bambini", che ha come simbolo un fiocco giallo.  La Campagna “ IO proteggo i bambini”, nata nel 2009, accoglie e rilancia a livello nazionale il messaggio della “Global Campaign for Prevention of Child Abuse”, promossa in Svizzera a partire dal 2001 dal World Women Summit Foundation. Questa campagna vuole diffondere la cultura della prevenzione di tutte le forme di violenza ed abuso sui bambini, in Italia e nel mondo.

* Protezione Account non è legato in alcun modo all'associazione Terre des Holmes
Foto dal Web

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