"Sorry, something went wrong", è il messaggio di errore che gli utenti di Facebook hanno ricevuto la scorsa notte al momento di accedere o mentre erano loggati sul social network. Dopo il problemi rilevati lo scorso 11 ottobre, ecco arrivare un nuovo down di Facebook. La piattaforma è rimasta inaccessibile nella notte tra il 2 e 3 novembre 2012 da desktop per qualche ora, mentre era possibile accedervi dal sito mobile touch.facebook.com.
Per proteggersi dalle minacce è utile informarsi sui rischi che si corrono e possedere nozioni di base sulle misure d'adottare.
Visualizzazione post con etichetta Facebook Sicurezza. Mostra tutti i post
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Facebook down: 1,32 milioni account accessibili da Google senza password
"Sorry, something went wrong", è il messaggio di errore che gli utenti di Facebook hanno ricevuto la scorsa notte al momento di accedere o mentre erano loggati sul social network. Dopo il problemi rilevati lo scorso 11 ottobre, ecco arrivare un nuovo down di Facebook. La piattaforma è rimasta inaccessibile nella notte tra il 2 e 3 novembre 2012 da desktop per qualche ora, mentre era possibile accedervi dal sito mobile touch.facebook.com.
Facebook Timeline, Eset Nod32 spiega come tutelare identità e privacy
Ormai la nuova visualizzazione Timeline del profilo di Facebook, è una realtà per quasi la totalità degli utenti. Ma con l’introduzione della configurazione Diario di Facebook non tutti si sono accorti dei nuovi potenziali pericoli in agguato per la privacy personale. La Timeline è un servizio creato da Facebook con lo scopo di ordinare i post e le interazioni dei singoli utenti lungo un asse temporale, che rende molto più facile scattare un’istantanea digitale completa della storia recente di ciascuno, nel bene e nel male.
Di fronte a questi nuovi rischi, gli esperti internazionali ESET NOD32 - uno dei grandi produttori mondiali di software per la sicurezza su Internet - richiamano l’attenzione sugli accorgimenti necessari per tutelare la propria identità, utilizzando al meglio le opzioni privacy del Diario.
Il primo passo è scegliere quali informazioni rendere pubbliche. Ad esempio, una notte brava può essere il genere di cosa che dovrebbe essere condivisa solo con pochi amici e certamente non con l’estesa e incontrollabile lista di “Amici degli Amici”.
Un solido principio di sicurezza è sempre quello di scegliere di default una condivisione mirata e personalizzata. Per reimpostare le opzioni di privacy sul nuovo Diario basta andare nel menù a discesa, in alto a destra nella homepage o seguire le indicazioni descritte nel link www.facebook.com/help/timeline/privacy. E' possibile controllare quali sezioni del nostro Diario sono visibili agli utenti tramite lo strumento di selezione del pubblico, ma anche la pagina Impostazioni sulla privacy offre controlli generali per gestire i restanti elementi della nostra privacy su Facebook.
La visibilità delle storie sul Diario
La visibilità delle storie sul Diario
Facendo clic sulla sezione Chi può vedere le storie sul mio diario?, l’utente potrà decidere quali informazioni condividere e con quali contatti; la Timeline consente di creare liste ristrette di amici, a cui rendere visibili le singole informazioni. L’utente potrà poi decidere se non condividerle affatto (“solo tu”), se condividerle con gli “Amici”, o se escludere determinate persone o gruppi, attraverso combinazioni personalizzate, in cui le preferenze possono essere più dettagliate.
È utile ricordare che si può sempre ampliare la condivisione delle informazioni, mentre è difficile restringerla: basta considerare il caso di una foto sconveniente che si intende rendere visibile solo agli amici intimi, mentre può essere accidentalmente condivisa con il gruppo sbagliato di contatti e con i loro rispettivi amici. A quel punto è quasi impossibile impedire che la foto si diffonda in maniera incontrollata. Per questo è buona regola limitare la pubblicazione alle immagini innocue, che - se arrivano per errore ad un pubblico più ampio - non causano danni.
Esistono poi alcuni sistemi di controllo per impedire di mostrare sul nostro Diario i post in cui i nostri amici ci taggano, il che può essere utile se gli amici si fanno prendere la mano nel condividere contenuti non lusinghieri o potenzialmente visibili a quei gruppi con i quali si è scelto di non condividere determinate informazioni. Un potenziale datore di lavoro potrebbe infatti trarre conclusioni affrettate in base ad un’istantanea impropria postata dal nostro migliore amico, secondo la massima “un uomo si conosce dalle compagnie che frequenta”.
D’altra parte si può sempre utilizzare l’opzione “segnala la notizia”, se qualche amico esagera, postando contenuti inaccettabili, che violano le condizioni d’uso di Facebook. La Dichiarazione dei diritti e delle responsabilità (DDR) è stata estratta dai Principi di Facebook e regola la relazione con gli utenti e con chiunque interagisca con Facebook. Come spiega Facebook, l'utilizzo o l'accesso al social network comporta l'accettazione della Dichiarazione, che potrà essere aggiornata di tanto in tanto.
Chi può vedere cosa c’è sul tuo Diario?
Anche la privacy delle informazioni personali (es. città di nascita e compleanno) può essere impostata direttamente o attraverso l’icona “selezione del pubblico”, che consente di selezionare le opzioni di visibilità dei singoli dati sul nostro profilo. È buona norma consentire solo agli amici di scrivere sul nostro Diario, prevenendo potenziali problemi di privacy, se il pubblico diventa più ampio, in particolar modo quando non si presta speciale attenzione al numero di amici che i nostri amici stanno collezionando sui loro profili.
Ricordate che quando pubblicate qualcosa sul diario di un amico, gli altri possono visualizzare il post in base alle impostazioni di privacy che il vostro amico ha selezionato. Se desiderate scrivere qualcosa in privato, non pubblicatela in bacheca. Inoltre si può anche scegliere l’opzione di vedere in anteprima i post che gli amici intendono pubblicare sulla nostra Timeline (attraverso l’aggiunta del tag) accedendo alla sezione “Diario e aggiunta di tag” e modificando le relative impostazioni. Ciò consentirà di ricevere la notifica del post in attesa e di decidere se approvarne la pubblicazione o meno.
Il Registro Attività
E’ un ottimo strumento per dare un’occhiata veloce ai contenuti pubblicati fin dal momento della propria iscrizione a Facebook. Si possono rivedere tutti i post giorno per giorno e andare istantaneamente indietro negli anni e scoprire se si è dimenticato qualcosa o se si vuole restringere/allargare la condivisione di determinate notizie. Accanto a ogni notizia nel registro delle attività, potrete vedere due menu a discesa. Il primo menu consente di regolare la privacy per i vostri post o mostra l'impostazione della privacy se si tratta di una storia (ad esempio un tag) creata da un amico.
Il secondo menu a discesa consente invece di controllare la visibilità della notizia sul vostro Diario e offre la possibilità di nascondere, consentire o mettere in evidenza la notizia stessa sulla vostra Timeline. Inoltre, avete la possibilità di eliminare in maniera permanente qualsiasi elemento da voi pubblicato su Facebook. Per alcune notizie, ad esempio i post generati da applicazioni, potete segnalare il post come spam, disattivare la pubblicazione dall'applicazione o rimuovere del tutto l'applicazione dal vostro Diario.
Live Grid® è il sistema di raccolta informazioni sui malware basato sulla tecnologia Cloud di ESET, che utilizza i dati provenienti dagli utenti delle soluzioni ESET di tutto il mondo. Il continuo flusso di informazioni garantisce agli specialisti del Laboratorio Malware di ESET una visione precisa e in tempo reale della natura e degli scopi delle infiltrazioni su scala globale. L’attenta analisi delle minacce, delle fonti di attacco e dei pattern consente a ESET di ottimizzare gli aggiornamenti delle firme antivirali e dell’algoritmo euristico per proteggere i propri utenti dalle minacce di domani. Per maggiori informazioni su NOD32 di ESET: www.nod32.it.
Alleanza tra Kaspersky Lab e Facebook per un social network più sicuro
Kaspersky Lab, leader europeo nello sviluppo di soluzioni per la sicurezza informatica e la gestione delle minacce IT, ha annunciato oggi una partnership con Facebook (NASDAQ: FB), con l’obiettivo di migliorare la sicurezza del social network sia online che offline. In base a questo accordo, Kaspersky Lab fornirà a Facebook dati aggiornati sulle minacce più recenti, che saranno utilizzati per proteggere gli utenti di Facebook che inavvertitamente visitano pagine web nocive.
Facebook esclude numeri di telefono da reverse search contro furto account
Facebook ha modificato una caratteristica controversa e che ha dato luogo a bufale, per evitare di esporre i numeri telefonici che gli utenti devono fornire per ricevere un ulteriore livello di sicurezza contro il furto di account.
Il cambiamento, fatto durante il fine settimana, riguarda la recente modifica del servizio di ricerca inversa del numero di telefono (che, come ci si aspetterebbe, consente agli utenti di inserire un numero di telefono sconosciuto per vedere a chi appartiene).
Facebook aggiorna Integrity Systems del sito e dichiara guerra ai falsi Like
Facebook dichiara guerra ai "Mi piace" fake, migliorando i suoi Integrity systems al fine di combattere una delle pratiche spam più diffuse sulla piattaforma. Il social network è deciso ad estirpare i falsi "Like" sulla sua rete sociale che sono causati da spammer, malware e mercato nero, per sforzarsi di mantenere la credibilità come piattaforma pubblicitaria. Facebook ha detto che il numero di "Mi piace", o avalli da parte degli utenti, sulle pagine aziendali è probabile che scenderà dell'1 per cento, in media, dopo la repressione.
"Un Like che non proviene da qualcuno veramente interessato a collegarsi con una pagina non giova a nessuno. La vera identità, sia per gli utenti e marche su Facebook, è importante non solo per la missione di Facebook di aiutare la condivisione del mondo, ma anche la necessità per le persone e i clienti di connettersi in modo autentico alle pagine che interessano", spiega Facebook Security.
"Quando pagine e fan si connettono su Facebook - prosegue Facebook Security -, vogliamo far sì che il collegamento coinvolga una persona realmente interessata ad apprendere i contenuti da una pagina specifica e marchio coinvolgente. Come tale, abbiamo recentemente aumentato i nostri sforzi automatizzati per rimuovere Like nelle pagine che possono essere stati acquisiti con mezzi che violano le nostre Condizioni di Facebook".
"In media, meno dell'1% di Like su ogni pagina verranno rimossi - sottolinea Facebook Security -, con gli amministratori delle stesse che riceveranno una informativa riguardo i loro iscritti che non stanno obbedendo ai nostri termini. Questi sforzi automatizzati sono stati recentemente migliorati per rimuovere quei Like acquisiti da malware, gli account compromessi, gli utenti ingannati, o Like acquistati alla rinfusa. Anche se abbiamo sempre avuto protezioni dedicate contro ciascuna di queste minacce su Facebook, questi sistemi migliorati sono stati specificamente configurati per identificare e agire contro il Like sospetto".
"Per essere chiari, non lo facciamo e non abbiamo mai permesso l'acquisto o la vendita di Facebook Like come noi vogliamo solo persone che si collegano alle pagine dei marchi con i quali hanno scelto di connettersi. Al di là della necessità di mantenere relazioni autentiche su Facebook, questi fornitori di terze parti spesso tentano di utilizzare forme di malware o di altro inganno per generare Like fraudolento, che è dannoso per tutti gli utenti e Internet nel suo complesso", aggiunge Facebook Security.
Questi miglioramenti ai sistemi di integrità del sito vanno beneficio sia degli utenti e ai marchi allo stesso modo. Gli utenti continueranno a connettersi alle pagine e profili che vogliono autenticamente sottoscrivere, e le pagine avranno una misurazione più accurata del numero di fan e la demografia. Questo miglioramento consentirà alle Pagine di produrre contenuti sempre più rilevanti e interessanti, e i marchi vedranno un aumento del vero coinvolgimento intorno al loro contenuto. Uno dei problemi nei quali gli utenti si sono imbattuti è stato spesso quello del cosiddetto likejacking (ovvero il furto dei Like).
Per proteggere se stessi, in futuro, Facebook raccomanda di prestare attenzione ai collegamenti sospetti e di visitare la pagina www.facebook.com/hacked se si ha motivo di credere che il proprio account potrebbe essere stato compromesso. Facebook raccomanda inoltre ai proprietari Pagina di verificare qualsiasi azienda che offre servizi di marketing per costruire la vostra presenza su Facebook, per fare in modo che queste aziende stiano utilizzando solo pratiche legittime, che non violano le Condizioni di Facebook.
"Facebook è stato costruito sul principio dell'identità e vogliamo che questa stessa autenticità sia estesa alle pagine. Ci aspettiamo che senza dubbio questo sarà un cambiamento positivo per coloro che utilizzano Facebook, e ci auguriamo di poter aiutare sempre più persone che condividono e si connettono con gli amici e i brand preoccupati", conclude Facebook Security. Un problema del genere non è unicamente su Facebook, anche Twitter e Google sono alle prese con i falsi account, spam e altre tecniche fraudolente.
A marzo scorso Facebook ha aggiornato il sistema che conteggia il numero di connessioni alle Pagine aziendali. A luglio la start up Limited Run, ha accusato Facebook che l'80% dei clic ricevuti sugli Ads pagati dall'azienda erano ad opera di bot. Facebook stima che l'1,5 per cento dei suoi utenti sono account "indesiderati", impostati per scopi che violano i termini di servizio, secondo la sua più recente relazione 10-Q di regolamentazione. Facebook sta lavorando per migliorare la sicurezza sulla piattaforma, dimostrando di proseguire la propria campagna contro gli abusi dei servizi.
Nuova app McAfee sfuma foto su Facebook e blocca download ad estranei
McAfee ha annunciato un nuovo strumento per gli utenti di Facebook chiamato McAfee Social Protection. Questa applicazione Facebook, che sarà disponibile come beta pubblica gratuita alla fine di questo mese, consente agli utenti di condividere foto protette con amici selezionati e soltanto con quelli. Si tratta, in sostanza, di una sorta di Digital Rights Management (DRM) che impedisce la condivisione e il download delle immagini sulle bacheche degli amici non autorizzati.
Il concetto alla base dello strumento è piuttosto semplice: se è possibile decidere le impostazioni sulla privacy delle foto per escludere estranei dalla loro visualizzazione sul proprio profilo Facebook, non c'è modo per impedire agli amici di Facebook di condividere le foto ovunque essi vogliono. Ad esempio, se si pubblica una foto incriminante su Facebook e uno dei propri amici la condivide sulla sua bacheca, allora altre persone potrebbero vederla.
Allo stesso modo, se gli amici scaricano quella foto e il loro computer o account di posta elettronica è violato, la foto potrebbe cadere nelle mani sbagliate. McAfee per la protezione sociale si propone di risolvere questo problema, dando agli utenti di Facebook una piattaforma sicura attraverso la quale possono caricare e condividere foto, senza doversi preoccupare che altre persone le scaricano, le copiano, o le condividono con gli altri utenti.
McAfee ha dimostrato la nuova applicazione il pomeriggio di Giovedì nel suo ufficio di Santa Clara. Dopo un rapido download e l'installazione di uno speciale photo viewer, gli utenti sono in grado di caricare, condividere e visualizzare le foto sulla piattaforma sicura. Le foto sono criptate in modo che non possono essere copiate, stampate, o prese attraverso gli screenshot, e solo gli amici che invitano a vederli sono in grado di vederli.
Tutti gli altri vedranno interpretazioni sfuocate delle foto. Le foto non sono ospitate sui server di Facebook, ma su un server sicuro di Intel. Fondamentalmente, questa applicazione aiuta a garantire che le foto non finiscano nelle mani sbagliate, anche inavvertitamente. Dal momento che i propri amici non possono salvare o scaricare le foto, anche se i loro account o dispositivi sono compromessi, le foto sono al sicuro.
Come spiega Pc World, il sistema non è infallibile - ovviamente, se qualcuno vuole veramente ottenere la foto, ci sono soluzioni alternative (per esempio, si può solo fare una foto dello schermo separatamente con una macchina fisica). Ma l'applicazione non presenta un ostacolo al facile, one-click di condivisione che a volte può far diffondere viralmente sul social network delle foto compromettenti.
L'applicazione McAfee Social Protection verrà distribuita come plugin per i browser Web più diffusi (Internet Explorer, Mozilla Firefox e Google Chrome) su PC alla fine di agosto e solo in beta pubblica, mentre il supporto per Mac, iOS e Android verrà aggiunto entro la fine dell'anno. Dopo aver installato il plugin e riavviato il browser, gli utenti potranno effettuare il caricamento delle foto sulla piattaforma sicura di Intel.
Le foto verranno criptate e chi tenterà di scaricarle o premerà il tasto Print Screen (Stamp), vedrà apparire sulla foto un rettangolo nero con il simbolo del lucchetto. Lo strumento McAfee di protezione sociale è un ulteriore livello di protezione per gli utenti di Facebook al di là delle solite impostazioni di privacy che possono mettere in atto, che non possono proteggere le foto che vengono postate su una pagina.
"L'obiettivo è l'uso quotidiano di Facebook, e come i contenuti digitali finiscono nei posti sbagliati senza volerlo", ha detto Giovedì mattina Brian Foster, vice presidente senior della gestione dei prodotti di consumo di McAfee, in una conversazione telefonica con CNET. Solo gli utenti autorizzati potranno vedere la foto "in chiaro". Il plugin integra anche una tecnologia di riconoscimento facciale che identifica le immagini in cui è presente l'utente.
Presumibilmente, in questo modo, si potrà contattare l'amico chiedendogli di non taggare il proprio volto. Foster ha detto che Social Protection è stata sviluppata principalmente da software di Intel in collaborazione con McAfee. Mentre l'applicazione per la protezione sociale non sarà in grado di impedire alle persone veramente dannose di rubare le vostre foto, si tratta di un passo nella giusta direzione quando si tratta di aiutare gli utenti a ottenere un aiuto per proteggere i loro dati personali.
Facebook chiede il numero di cellulare per garantire maggiore protezione
Facebook chiederà il numero di cellulare dei propri utenti a garanzia di maggiore protezione, oltre a fornire consigli ed informazioni su come proteggere l'account. Infatti, ogni singolo utente di Facebook vedrà presto un link nella parte superiore del proprio feed di notizie del desktop nel quale verrà chiesto di "mantenere il controllo del tuo account seguendo questi semplici consigli per la sicurezza". Il link porta alla alla nuova pagina Facebook di sicurezza dove si insegna agli utenti come individuare una truffa, scegliere una password unica, e più interessante, confermare il loro numero di cellulare per il recupero dell'account.
Facebook riduce lo spam dei contenuti introducendo un tempo di attesa
Da quando è stato introdotto il Facebook Open Graph e il nuovo layout Timeline, molte applicazioni sociali condividevano automaticamente un certo contenuto sul diario stesso o sul news feed dell'utente. Ciò ha portato all'aumento di spam e pertanto il team di sicurezza Facebook ha deciso di ridurre la quantità di contenuti condivisi senza specifico consenso da parte dell'utente.
"Se odiate l'accidentale auto-sharing, siete fortunati. Ora se state guardando o leggendo qualcosa, dovete attendere per almeno 10 secondi prima che l'apps Facebook possa auto-condividere l'attività al vostro Timeline. Questo dovrebbe ridurre drasticamente la quantità di click-esca spazzatura da articoli e video che vedete nel news feed e ticker", scrive Josh Constine di TechCrunch.
Per dare agli utenti la migliore esperienza, Facebook sta introducendo diverse nuove linee guida di pubblicazione per l'Open Graph. Nei casi in cui questi cambiamenti richiedono di modificare un'app esistente, si hanno 90 giorni per completare l'aggiornamento della sua Breaking Change policy. Il feedback ottenuto da queste linee guida ha indirizzato Facebook alle migliori pratiche che incoraggia di seguire a tutti coloro che lavorano sulla piattaforma, anteponendo l'esperienza degli utenti.
Ora l'utente dovrà leggere una notizia o guardare un video per un minimo di dieci secondi prima che la relativa applicazione vada a condividerli automaticamente sulla Timeline o sul flusso delle notizie. Inoltre, agli sviluppatori viene imposta una regola precisa: l’utente dovrà anche essere informato tramite notifica ogni qualvolta il contenuto verrà condiviso con gli altri e sarà possibile scegliere, tramite una nuova funzione, di disattivare lo sharing automatico dello stesso.
Per rimanere aggiornati su tutti i cambiamenti futuri, poetete iscriverti al suo Developer Blog, dove saranno annunciate tutte le modifiche di rilievo. È anche possibile controllare la tabella di marcia Developer per vedere un elenco completo di tutti i cambiamenti imminenti. Per testare le ultime modifiche in anticipo, è possibile utilizzare le Migrazioni. Se vengono trovati dei problemi gli sviluppatori possono segnalare un bug a Facebook e taggare la foto con il "breaking change".
Gli sviluppatori di Facebook hanno inoltre recentemente aggiunto ai propri requisiti più checklist di auto-sharing più completi che le applicazioni devono seguire. Facebook ha lanciato le applicazioni sociali 6 mesi fa, nelle quali gli utenti autorizzano un app una volta ed è quindi possibile pubblicare sul loro account quando prendono certe azioni. Ma piuttosto che i requisiti precisi per i controlli della privacy ha solo incoraggiato la best practice che gli sviluppatori "dovrebbero" seguire.
Purtroppo a molti sviluppatori interessa solo la massimizzazione del traffico rinviato e non conta utente o la sua esperienza su Facebook. Fortunatamente, le applicazioni video sono ora più strettamente controllate. Questo è importante perché a differenza delle applicazioni utility o lettori di news dove la maggior parte dei contenuti è creata da professionisti o ci sono poche possibilità di inganno, applicazioni video spesso generano contenuti dalle caratteristiche che possono essere fuorvianti.
Ricordiamo che nelle linee di Facebook generali applicabili a tutti gli usi consentiti dei marchi, bisogna evitare di utilizzare i marchi in modo da suggerire qualunque tipo di associazione o partnership con Facebook o approvazione, sponsorizzazione o sostegno da parte del social network. Ovviamente non bisogna usare i marchi di Facebook in modo ingannevole, dannoso, osceno o che potrebbe in altro modo sollevare dubbi sulla condotta di Facebook. Non è possibile usare marchi, logo o qualsiasi altro contenuto che sia troppo simile ai marchi di Facebook.
L'uso di tutti i marchi di Facebook è soggetto ai termini e alle politiche di Facebook, compresa la Dichiarazione dei diritti e delle responsabilità e la Normativa sulla privacy, per la quale il social network ha in queste ore promosso un referendum ai propri iscritti. Se l'utente medio sarà a proprio agio con questa nuova funzione dell'auto-sharing a tempo, bisogna pensare sempre prima di far click su un contenuto o condividerlo istantaneamente, perchè ciò potrebbe diffondere spam a tutti i propri amici.
Facebook Antivirus Marketplace, la piattaforma di sicurezza per gli utenti
Per migliorare la sicurezza dei propri utenti, Facebook ha siglato una partnership con cinque importanti aziende IT del comparto security: Microsoft, McAfee, TrendMicro, Sophos, e Symantec. L'annuncio del Facebook Antivirus Marketplace è stato fatto dallo stesso social network nelle scorse ore. Si tratta d'una piattaforma attraverso la quale gli utenti iscritti al social network potranno scegliere di installare gratuitamente uno dei software proposti. Il marketplace dedicato ai programmi di protezione è completamente integrato con Facebook.
"Niente è più importante per noi che la sicurezza delle persone che usano Facebook, e la sicurezza dei propri dati. Il team di Facebook Security ha aperto la strada a molti sistemi innovativi di difesa contro virus, spam e attacchi phishing, così come ampi meccanismi di controllo automatici che spengono rapidamente pagine pericolose, account e applicazioni", scrive Facebook Security.
"Ma il nostro lavoro non si ferma qui. Forniamo anche controlli estesi, risorse e strumenti a tutti voi, in modo da poter meglio proteggere il vostro account. Inoltre, lavoriamo con aziende leader del settore per cooperare nell'importante materia della sicurezza e problemi di sicurezza.
Ecco perché siamo entusiasti di annunciare il Antivirus Marketplace e benvenuto a Microsoft, McAfee, TrendMicro, Sophos, Symantec e alla famiglia Security Facebook", aggiunge Facebook Security.
Ora, tutti gli oltre 900 milioni di utenti di Facebook saranno protetti dall'intelligenza combinata di questi leader del settore. Il sistema di blacklist URL di Facebook, che analizza migliaia di miliardi di click al giorno, ora integra i database di URL maligni da queste società di sicurezza per aumentare il livello attuale di protezione sul social network. Questo significa che ogni volta che si fa clic su un link su Facebook, oltre alle protezioni esistenti, la vigilanza potrà avvalersi del supporto delle società leader mondiali coinvolti nella sicurezza informatica.
Al momento, meno del 4% di contenuti condivisi è spam (rispetto a quasi il 90% delle email) e Facebook spera di fare ulteriori progressi in futuro. Oltre l'espansione del proprio sistema URL blacklist, Facebook annuncia il nuovo mercato AV per tutti gli utenti di Facebook. Accessibile dalla pagina Facebook di sicurezza, o direttamente presso http://on.fb.me/FBAVMarketplace, gli utenti saranno in grado di selezionare il download gratuito di uno dei partner antivirus.
"Crediamo che l'inserimento dei nostri utenti con software anti-virus li aiuterà a potenziare per stare al sicuro, non importa dove si trovano sul web.
La borsa AV consente alle persone di scaricare sei mesi le licenze per le versioni complete di software anti-virus a titolo gratuito da Microsoft, McAfee, TrendMicro, Sophos o Symantec", conclude Facebook Security. La comunità globale di Facebook può ora scaricare gratuitamente un potente software per proteggere i computer dai virus attuali e futuri, e le minacce alla sicurezza dei contenuti fornendo a centinaia di milioni di persone l'accesso gratuito al software anti-virus.
Inoltre, Facebook è entusiasto di accogliere queste aziende al Facebook Security Blog, dove potranno fornire importanti materiali educativi per aiutare coloro che utilizzano il sito a mantenere se stessi, e i loro dati, al sicuro. Facebook mette a loro disposizione le versioni complete dei principali programmi antivirus disponibili sul mercato, per Windows e Mac. I vari operatori permetteranno lo scaricamento dei propri strumenti con licenze d'uso che varieranno da gratuite a sie mesi. Per illustrare le caratteristiche e il funzionamento degli strumenti di sicurezza di Facebook è disponibile una infografica.
Commenti marchiati come spam da Facebook portano a ban del profilo?
Il social network, per combattere lo spam sui commenti ha recentemente introdotto il pulsante "Not spam", nella sola lingua inglese dapprima e adesso tradotto nelle varie declinazioni (in italiano è diventato "Non è spam"). Soprattutto nelle pagine che contano centinaia di miglia di fan (o milioni come per la stessa pagina Facebook), diventa complicato per gli amministratori rimuovere quei commenti che tra i migliaia postati, riportano a link esterni per pubblicizzare prodotti e che ovviamente non hanno nulla a che vedere con il post o la nota del caso.
La funzionalità, è messa a disposizione per gli amministratori delle Pagine Facebook ed è stata aggiunta senza alcun annuncio ufficiale. In realtà la funzione era già disponibile da maggio 2011, ma è stata rivista per renderla più pratica ed immediata. Infatti, se prima bisognava cliccare sulla X accanto al commento (come avviene per qualsiasi segnalazione) ed aprire un menù a discesa, adesso basta cliccare sul pulsante "Non è spam" posto sul commento per rimuovere la marchiatura.
L'algoritmo che determina se un commento è spam o meno viene calcolato in base a certe variabile ed è ancora suscettibile di miglioramenti, in quanto non di rado commenti perfettamente leciti o che non contengono alcun link esterno, vengono contrassegnati dal sistema come spam. Sin dalle prime ore dalla sua distribuzione i commenti ritenuti spam dall'algoritmo di Facebook erano comunque visibili a tutti adesso non lo sono più.
Ovviamente i "produttori" di bufale hanno iniziato a diffondere le loro hoax e catene di S. Antonio. Dopo quella dei giorni scorsi, ecco arrivarne altre sempre più articolate e "credibili". Da qui sono cominciati a girare sul social network dei post alquanto allarmanti che forniscono dei consigli su come comportarsi e avvisano del possibile ban da parte del sistema automatico di Facebook. I post che si possono trovare su Facebook sono infatti di questo tenore:
"ATTENZIONE IMPORTANTE!!!!! PER GLI AMMINISTRATORI DI PAGINE: non commentate i link con cuoricini, lettere maiuscole o punteggiature o lettere finali prolungate ad esempio "ciaooo". Da una settimana c'è la regola dell'auto spam, va il commento in spam in automatico, inoltre se trovi un commento grigio con scritto not spam cancellatelo se ne accumulano molti bannano la pagina. COPIATE E INCOLLATE ♥"
Oppure:
"ATTENZIONE IMPORTANTE! Da una settimana Facebook ha introdotto la regola dell’auto spam: se commentate i link con le lettere maiuscole, oppure con una punteggiatura continua (es: tanti puntini sospensivi, o punti esclamativi o interrogativi) o con lettere finali prolungate (es: “ciaooooo”) o con cuoricini, o con una semplice risata (es: “ ahahahaha”), allora il vostro commento verrà registrato automaticamente come SPAM e dopo un certo numero di auto-spam Facebook bloccherà il vostro profilo. Fate Attenzione!"
Premesso che che ad oggi non ci risulta alcun profilo bannato da Facebook per gli eventuali commenti considerati spam dal sistema di sicurezza del social network, è altresì vero che una "punteggiatura continua" potrebbe portare nella maggior parte dei casi alla marchiatura da parte di Facebook come "commento spam".
Inoltre potrebbero essere considerati spama anche quelli con più caratteri uguali ripetuti e termini considerati offensivi (come m**a, ca**o, ecc.). Sono segnalati come spam ovviamente anche i commenti a link esterni a Facebook (soprattutto quando non sono aggiunti ulteriori caratteri). Ecco come si presenta un commento marchiato come spam da Facebook all'amministratore della pagina (senza link incluso):
Ecco invece come si presenta ad un utente amico il commento ritenuto spam da Facebook e non ancora verificato dall'amministratore (un utente che non è amico non potrà vederlo) :
In sostanza solo all'amico risulterà lecito e visibile, che potrà cliccare anche "Mi piace" (ovviamente sarà visibile allo stesso profilo utente che lo ha postato e a tutti i suoi amici):
Discorso diverso invece per i commenti che includono dei link esterni al social network e che non sono accompagnati da altri termini:
In questo caso il commento di diverso colore è visibile solo all'amministratore della pagina e non al resto degli utenti. Come potete vedere dallo screenshot sottostante:
Fin quando i commenti non sono "confermati spam" dall'amministratore non vi sarà alcun problema per l'utente e come si legge sul Facebook Help Center il blocco è limitato soltanto alla Pagina in questione e non ha effetto sul vostro utilizzo generale di Facebook. In qualunque caso, come si legge ancora sul Facebook Help Center si viene avvertiti ed in tal caso non inviate o pubblicate ulteriori messaggi aventi contenuto identico o simile, perchè lo spamming su Facebook porterà alla chiusura permanente del vostro account.
In definitiva il nostro consiglio è quello di evitare certi commenti nel rispetto della comunità e degli interlocutori, anche perchè sappiate che potrebbero non essere visibili alla maggioranza del pubblico. Inoltre potreste venire bloccati i commenti come nel caso delle attività ripetute in breve periodo, che su Facebook portano non di rado al blocco di determinate funzionalità. In ogni caso qualsiasi post che gira su Facebook non supportato da fonti o spiegazioni "tecniche" è da prendere sempre con le pinze.
Facebook: come segnalare i contenuti che violano le condizioni d'uso
Se da un lato è vero che Facebook è una piattaforma che consente di condividere eventi che avvengono nella vostra vita e nel mondo circostante, è altrettanto vero che tutti i contenuti visivi inappropriati trovati sul sito saranno rimossi. Se vedete su Facebook qualcosa che ritenete violi i Termini e condizioni del sito, avete la possibilità di segnalarla. Tenete presente che la segnalazione di una persona, organizzazione o contenuto non ne garantisce la rimozione dal sito. Sono vietate le immagini di violenza sadica contro persone o animali e le rappresentazioni di violenza a sfondo sessuale. Per inviare una segnalazione e aiutare Facebook a identificare un contenuto specifico, usate il link di segnalazione più vicino al contenuto con le immagini violente.
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Facebook - spiega il social network - è una comunità globale, in cui milioni di persone si connettono tra loro. Ciascuna di queste persone rappresenta opinioni, ideali e valori unici, provenienti da culture diverse. Tenendo a mente questa diversità, Facebook si impegna a coltivare un ambiente, secondo gli standard della comunità, in cui ognuno possa parlare apertamente di problemi comuni e condividere il proprio punto di vista nel pieno rispetto dei diritti degli altri. Quando milioni di persone si riuniscono per condividere ciò che è importante per loro, a volte le discussioni e i post includono argomenti e contenuti dibattuti. Secondo Facebook, questo dialogo online riflette le idee e le opinioni che caratterizzano le vite reali delle persone, oggetto di conversazioni in casa, a lavoro, al bar o in classe.
Protezione account Facebook con le funzionalità di sicurezza disponibili
Furti di account Facebook e le relative richieste di recupero, hanno indotto gli sviluppatori del social network a fornire funzioni di sicurezza per la protezione dell'account estremamente validi. Facebook offre diverse misure di sicurezza che aiutano gli utenti a mantenere private le proprie informazioni, come ad esempio la disconnessione remota, la navigazione sicura, la possibilità di richiedere una password monouso e altro ancora. Con semplici passi è possibile attivare connessioni sicure e monitorare gli accessi al proprio account. E' possibile trovare tutte queste funzioni nella sezione Protezione dell'account della pagina Impostazioni account.
Facebook più sicuro con i cacciatori di Bug, pagati oltre 40mila dollari
A tre settimane dal lancio del programma 'Bug Bounty' nell’ambito del quale degli hacker vengono pagati per identificare eventuali difetti nella piattaforma, Facebook ha reso noto di aver sborsato ricompense per oltre 40 mila dollari. Il responsabile della sicurezza di Facebook, Joe Sullivan, ha commentato entusiasta l'iniziativa che ha portato a un miglioramento di molte curve del loro codice di programmazione.
"Oggi sto scrivendo riguardo ad un recente miglioramento, il nostro programma bounty bug, che in breve tempo si è dimostrato prezioso al di là delle nostre aspettative. Siti come Facebook risiedono su Internet ed offrono una serie di servizi validi che non si realizzano in una notte. Assumiamo i migliori e più brillanti programmatori, e abbiamo attuato numerosi protocolli, come il nostro 'boot-camp' di sei settimane intensive e spinto il codice peer-reviewed, per garantire solo quello che soddisfa i nostri rigorosi standard sia attivo sul sito. Anche così, a volte il codice software contiene bug".
"In generale, ci sono bug nel software a causa della complessità del software, errori di programmazione, cambiamenti nei requisiti, errori commessi nella gestione dei bug, documentazione limitata o problemi di strumenti di sviluppo software. Per far fronte a questo, abbiamo interi team dedicati alla ricerca e alla disabilitazione bug, e abbiamo anche noleggiato revisori esterni per aiutare a testare il nostro codice. Il nostro 'bug-a-thons' per tutta la notte ha permesso di individuare e anche risolvere i problemi", scrive Sullivan in una nota sulla pagina di sicurezza di Facebook.
"Ci rendiamo conto, però, - prosegue Sullivan - che ci sono molti esperti di sicurezza di talento e buone intenzionati in tutto il mondo che non lavorano per Facebook. Nel corso degli anni, abbiamo ricevuto un eccellente supporto da parte di ricercatori indipendenti che ci hanno fatto capire sugli errori che hanno trovato. Un paio di anni fa, abbiamo deciso di formalizzare un programma 'whitehat' per incoraggiare i ricercatori a cercare bug e segnalarceli. Abbiamo ricevuto un feedback molto positivo quando abbiamo lanciato la nostra politica di rivelazione responsabile dello scorso anno, in cui abbiamo detto che non avremmo intrapreso azioni negative contro i ricercatori che hanno seguito la politica di segnalazione dei bug".
L'Electronic Frontier Foundation (EFF) ha elogiato l'approccio di Facebook, dice Sullivan. "Non è una sorpresa per i membri di EFF che Internet è piena di falle di sicurezza, alcuni delle quali gravi. Eppure molte aziende Internet cercano di affrontare questi problemi internamente, o per niente. Non favoriscono gli estranei a segnalare i difetti scoperti durante l'uso o il test di un sito web, e possono essere anche ostili verso coloro che rivelano fatti che non vogliono sentire.
Ben intenzionati gli utenti di Internet hanno spesso paura di segnalare alle società le falle di sicurezza che hanno trovato - perchè non sanno se si otterranno abbondanti grazie o bollati con una causa o azione penale. Questa tensione è un peccato, perché quando le aziende imparano ciò che deve essere fissato, i servizi saranno migliori e più sicuri per i loro utenti", sottolinea Marcia Hofmann in un post sul sito di EFF.
"Facebook si è posto oltre ad altre società Internet - prosegue Hofmann - riconoscendo il problema e lavora per superarlo. Il sito di social networking è diventato uno dei primi a pubblicare una politica destinata a rendere quelli che scoprono vulnerabilità a farsi più comodamente avanti per segnalarlo: noi incoraggiamo i ricercatori di sicurezza che identificano i problemi di sicurezza [...] È possibile segnalare problemi di sicurezza su Facebook qui. Se avete esitazioni sulla segnalazione di una vulnerabilità di Facebook o di chiunque altra, fatecelo sapere e saremo lieti di discutere le vostre preoccupazioni con voi", conclude Hofmann.
Facebook, per ottenere il suo scopo, ha assoldato un ampio numero di ‘esperti in sicurezza’ in oltre 16 Paesi, dalla Turchia alla Polonia, dando ad ognuno 500 dollari a Bug, con un compenso maggiore nel caso dell’identificazione di difetti estremamente compromettenti. Un cacciatore di bug (bug hunter) è riuscito infatti a guadagnare oltre 7 mila dollari grazie alla segnalazione di ben sei falle diverse, mentre un altro ancora è stato pagato 5 mila dollari grazie ad una segnalazione particolarmente importante per il sito. Joe Sullivan ha avvertito però che ci sono anche molti furbi che inviano segnalazioni fasulle solo per cercare pubblicità. Facebook ha sviluppato una serie di meccanismi che aiutano a rilevare e disattivare automaticamente applicazioni maligne o spam.
Spam Facebook in aumento, proteggi il profilo con Profile Protector
Barracuda Labs ha annunciato la disponibilità del suo nuovo Profile Protector, un servizio gratuito che protegge gli utenti dei social network, contro le minacce su Facebook e Twitter. L'applicazione analizza i contenuti generati dai post degli utenti ed è in grado di bloccare o rimuovere i contenuti dannosi o sospetti. Questo include gli URL pericolosi, foto embedded e / o video sulle pagine di Facebook e Twitter e i feed di notizie.
L'anno scorso il volume complessivo delle e-mail di spam consegnate è diminuito per la prima volta, il che dovrebbe considerarsi una buona notizia, se non fosse per il fatto che gli spammer non sono scomparsi, ma hanno solo spostato i tempi e adeguato la propria attività in modo da sfruttare le migliori opportunità di commercializzazione e marketing per i loro messaggi non richiesti e indesiderati. Poiché il filtro antispam del mercato client e server è migliorato fino al punto in cui, per molte persone, almeno, lo spam via email è diventato quasi invisibile i cattivi si rivolgono adesso allo spamming sociale. Quelli di voi coinvolti nella gestione quotidiana di pagine forum sono fin troppo ben consapevoli della quantità di spam che punta in questo modo sotto forma di falsi messaggi nei forum per esempio, e anche le reti sociali non sfuggono all'alluvione dello spam. Infatti, sembrerebbe siano diventati i social network il bersaglio eletto degli spammer. Considerando che lo spam sui forum si concretizza principalmente in pubblicità diretta dell'"iPhone a buon mercato qui' accompagnata da un link (o venti) varietà, lo spam sul social network, il più delle volte, comporta un qualche tipo di payload dannoso.
Marek Polesensky, un ricercatore di malware del vendor di sicurezza ESET, ha recentemente identificato una serie di worm che attaccano gli utenti Facebook. Tra questi, del calibro di Yimfoca e Fbphotofake che consistono nelle più tradizionali delle infezioni che spammano messaggi sulle bacheche di Facebook. Nessuno dei quali dovrebbe essere una sorpresa quando si scopre che un toolkit per creare malware su Facebook può essere acquistato dalla criminalità attraverso il mercato nero online per poco più di 25 $. Per aiutare a combattere la rete sociale dallo spam e dalle minacce malware, Barracuda Networks ha prodotto Profile Protector, che è inizialmente disponibile per qualsiasi utente di Facebook, e presto sarà aggiunto alla rete Twitter per aiutare a proteggere gli utenti dai criminali. Profilo Protector è completamente gratuito, è semplice da usare, ed è attivo e funzionante in un istante in quanto non vi è alcuna installazione locale di cui preoccuparsi e nessuna complessa configurazione. Avrete bisogno di collegarlo al vostro account Facebook, il che significa che dovrete permettere l'accesso a varie informazioni che, a prima vista, potrebbero sembrare un tantino preoccupanti.
Dopo tutto, quando siete alla ricerca di un servizio che pretende di proteggere l'utente da coloro che vorrebbero invadere la vostra privacy e di utilizzare il vostro account di Facebook per scopi di marketing, può risultare fastidioso di essere invitato a consegnare l'accesso al vostro elenco di amici, le vostre richieste d'amicizia, tutte le informazioni che avete sempre condiviso con tutti e che includono l'accesso a foto e video e così via. Ma, con le soluzioni di sicurezza è una questione di fiducia. O, più precisamente, una questione di chi vi fidate. Dani Web, anche se ha stabilito lunghi rapporti di fiducia con la maggior parte dei venditori di sicurezza, ha ammesso di essere un po' preoccupato del fatto che doveva dare a Profile Protector il permesso di inviare status messaggi, note, foto e video sulla sua bacheca Facebook. Così preoccupato ha contattato l'ufficio stampa di Barracuda Networks prima di completare l'installazione di Profile Protector per chiedere perché, esattamente, aveva bisogno di questo.
Un portavoce Barracuda ha spiegato che al momento "Profilo Protector non posta sulla bacheca di un utente", tuttavia, ad un certo punto in futuro "all'utente sarà fornita l'opzione di inviare i loro risultati di scansione con il proprio permesso". Il bello di profilo Protector, è che si comporta come uno scanner antivirus per il vostro account Facebook. Esso analizza i contenuti generati dagli utenti inviati al vostro profilo di Facebook e potete quindi bloccare o rimuovere tutto ciò che è determinato da contenuti sospetti come link malevoli o foto embedded, per esempio. Naturalmente, se siete abbastanza esperti di sicurezza (il che significa essere in possesso di una conoscenza media di senso comune) e non installate ogni applicazione Facebook che arriva, accettate l'invito di ogni 'amico' e cliccare su ogni link che si vede, allora probabilmente non avete bisogno profilo Protector. Purtroppo, l'esperienza suggerisce che troppi non sono sufficientemente esperti, e anche se questa soluzione non è l'unico mezzo, è comunque gratuito e non invadente. In definitiva, ben venga tutto ciò che aiuta a mantenere la sicurezza del proprio account.
A proposito di Barracuda Networks Inc.
Barracuda Networks Inc. combina premise-based gateway e software, servizi di cloud, e sofisticato supporto remoto per garantire la sicurezza globale, soluzioni di networking e storage. Il portafoglio della società comprende l'offerta di prodotti espansiva per la protezione contro le e-mail, Web e minacce IM, nonché prodotti che migliorano la distribuzione delle applicazioni e l'accesso alla rete, l'archiviazione di messaggio, il backup e la protezione dei dati. Coca-Cola, FedEx, Harvard University, IBM, L'Oreal, e Europcar sono tra i più di 130.000 organizzazioni di proteggere le proprie infrastrutture IT con Barracuda Networks 'vasta gamma di prezzi accessibili e facili da implementare e gestire soluzioni. Barracuda Networks è una società privata con sede internazionale a Campbell, California.
L'anno scorso il volume complessivo delle e-mail di spam consegnate è diminuito per la prima volta, il che dovrebbe considerarsi una buona notizia, se non fosse per il fatto che gli spammer non sono scomparsi, ma hanno solo spostato i tempi e adeguato la propria attività in modo da sfruttare le migliori opportunità di commercializzazione e marketing per i loro messaggi non richiesti e indesiderati. Poiché il filtro antispam del mercato client e server è migliorato fino al punto in cui, per molte persone, almeno, lo spam via email è diventato quasi invisibile i cattivi si rivolgono adesso allo spamming sociale. Quelli di voi coinvolti nella gestione quotidiana di pagine forum sono fin troppo ben consapevoli della quantità di spam che punta in questo modo sotto forma di falsi messaggi nei forum per esempio, e anche le reti sociali non sfuggono all'alluvione dello spam. Infatti, sembrerebbe siano diventati i social network il bersaglio eletto degli spammer. Considerando che lo spam sui forum si concretizza principalmente in pubblicità diretta dell'"iPhone a buon mercato qui' accompagnata da un link (o venti) varietà, lo spam sul social network, il più delle volte, comporta un qualche tipo di payload dannoso.
Marek Polesensky, un ricercatore di malware del vendor di sicurezza ESET, ha recentemente identificato una serie di worm che attaccano gli utenti Facebook. Tra questi, del calibro di Yimfoca e Fbphotofake che consistono nelle più tradizionali delle infezioni che spammano messaggi sulle bacheche di Facebook. Nessuno dei quali dovrebbe essere una sorpresa quando si scopre che un toolkit per creare malware su Facebook può essere acquistato dalla criminalità attraverso il mercato nero online per poco più di 25 $. Per aiutare a combattere la rete sociale dallo spam e dalle minacce malware, Barracuda Networks ha prodotto Profile Protector, che è inizialmente disponibile per qualsiasi utente di Facebook, e presto sarà aggiunto alla rete Twitter per aiutare a proteggere gli utenti dai criminali. Profilo Protector è completamente gratuito, è semplice da usare, ed è attivo e funzionante in un istante in quanto non vi è alcuna installazione locale di cui preoccuparsi e nessuna complessa configurazione. Avrete bisogno di collegarlo al vostro account Facebook, il che significa che dovrete permettere l'accesso a varie informazioni che, a prima vista, potrebbero sembrare un tantino preoccupanti.
Dopo tutto, quando siete alla ricerca di un servizio che pretende di proteggere l'utente da coloro che vorrebbero invadere la vostra privacy e di utilizzare il vostro account di Facebook per scopi di marketing, può risultare fastidioso di essere invitato a consegnare l'accesso al vostro elenco di amici, le vostre richieste d'amicizia, tutte le informazioni che avete sempre condiviso con tutti e che includono l'accesso a foto e video e così via. Ma, con le soluzioni di sicurezza è una questione di fiducia. O, più precisamente, una questione di chi vi fidate. Dani Web, anche se ha stabilito lunghi rapporti di fiducia con la maggior parte dei venditori di sicurezza, ha ammesso di essere un po' preoccupato del fatto che doveva dare a Profile Protector il permesso di inviare status messaggi, note, foto e video sulla sua bacheca Facebook. Così preoccupato ha contattato l'ufficio stampa di Barracuda Networks prima di completare l'installazione di Profile Protector per chiedere perché, esattamente, aveva bisogno di questo.
Un portavoce Barracuda ha spiegato che al momento "Profilo Protector non posta sulla bacheca di un utente", tuttavia, ad un certo punto in futuro "all'utente sarà fornita l'opzione di inviare i loro risultati di scansione con il proprio permesso". Il bello di profilo Protector, è che si comporta come uno scanner antivirus per il vostro account Facebook. Esso analizza i contenuti generati dagli utenti inviati al vostro profilo di Facebook e potete quindi bloccare o rimuovere tutto ciò che è determinato da contenuti sospetti come link malevoli o foto embedded, per esempio. Naturalmente, se siete abbastanza esperti di sicurezza (il che significa essere in possesso di una conoscenza media di senso comune) e non installate ogni applicazione Facebook che arriva, accettate l'invito di ogni 'amico' e cliccare su ogni link che si vede, allora probabilmente non avete bisogno profilo Protector. Purtroppo, l'esperienza suggerisce che troppi non sono sufficientemente esperti, e anche se questa soluzione non è l'unico mezzo, è comunque gratuito e non invadente. In definitiva, ben venga tutto ciò che aiuta a mantenere la sicurezza del proprio account.
A proposito di Barracuda Networks Inc.
Barracuda Networks Inc. combina premise-based gateway e software, servizi di cloud, e sofisticato supporto remoto per garantire la sicurezza globale, soluzioni di networking e storage. Il portafoglio della società comprende l'offerta di prodotti espansiva per la protezione contro le e-mail, Web e minacce IM, nonché prodotti che migliorano la distribuzione delle applicazioni e l'accesso alla rete, l'archiviazione di messaggio, il backup e la protezione dei dati. Coca-Cola, FedEx, Harvard University, IBM, L'Oreal, e Europcar sono tra i più di 130.000 organizzazioni di proteggere le proprie infrastrutture IT con Barracuda Networks 'vasta gamma di prezzi accessibili e facili da implementare e gestire soluzioni. Barracuda Networks è una società privata con sede internazionale a Campbell, California.
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