Le insidie dei social network

I siti di social networking sono strumenti per la creazione di reti sociali, ossia sono strutture nate per mettere in contatto tra loro più persone. Il grande successo di Facebook in Italia è esemplare per comprendere quanto possa essere cruciale un social network nel far comunicare tra loro tanti individui in modo aperto e multiforme: tra fotografie, filmati, inviti a feste, iniziative, link e messaggi di stato tra i più disparati, Facebook è il sito di Web 2.0 al momento più immediato e ricco di spunti anche per chi, prima d'ora, non aveva mai pensato alla possibilità di coltivare amicizie on-line. Provate soddisfazione quando qualcuno dei vostri amici commenta un vostro messaggio oppure clicca su Mi piace relativamente a una foto, su una citazione trascritta o un'idea che avete lanciato tramite il vostro status. Come nelle reti sociali tradizionali (quelle costituite dai vostri amici del bar o di altre associazioni che frequentate fisicamente), più contatti avete, più sarà probabile che a qualcuno interessi quello che dite, fate, create o diffondete.
Il meccanismo di funzionamento di Facebook è quello di qualsiasi altro social network, ed è fondato su tre aspetti: i contatti, i contenuti e la loro distribuzione automatizzata. Queste sono le basi della diffusione di qualsiasi idea (buona o brutta che sia) tramite i social network. Per alimentare l'attenzione nei confronti di quel che fate e mantenere viva la vostra popolarità, dovrete coltivare i vostri contatti, incrementandoli progressivamente senza limitarvi a cercarli nella cerchia di amici, ma facendovi conoscere un pò ovunque. Ma "aggirarsi" su Facebook esprimendo sè stessi e raccontando le proprie idee agli altri può essere pericoloso. Facebook ci espone a furti di idee o di identità e può rovinare la nostra reputazione o quella altrui. L'uso responsabile e consapevole dello strumento telematico riduce i pericoli.
Bisogna quindi porre attenzione alla propria privacy e a quella degli altri utenti, mantenere sempre il pieno controllo dei dati immessi, diffondere notizie sulle quali si ha certezza della fonte, pubblicare testi, foto o video che non ledano le libertà altrui. In questo modo si esclude il pericolo di incorrere, inoltre, in problemi giudiziari. Sono molti i casi in cui Facebook, sta diventando sempre più presente nelle cronache di tutto il mondo. A oggi l'usurpazione d'identità, la diffamazione, lo stalking, le truffe sono le forme di illecito più diffuse sui social network. Soprattutto nelle piattaforme di Facebook, MySpace, Twitter, Netlog, Badoo, ecc. che permettono una registrazione libera e non basata sul pagamento di un canone legato ad una carta di credito e, quindi, ad una autenticazione più sicura dell'utente. Non cedete alla tentazione (o alla disattenzione) di pubblicare troppi dati personali. Non pubblicate con leggerezza tutto ciò che fate e contenuti di cui potreste pentirvi. 
Quello che il codice penale ha storicamente qualificato come “sostituzione di persona” è modus delinquendi che si è evoluto rendendo superflua la necessità di camuffarsi: nel mondo di internet lineamenti e fattezze si manifestano raramente e l’identità è soltanto una manciata di bit. I dati - sfruttati biecamente - permettono di agire in nome e per conto altrui, generando situazioni e determinando responsabilità destinate a gravare su chi un domani avrà serie difficoltà a dimostrare la propria estraneità. 
Un sondaggio della società Alibi, in Gran Bretagna ha mostrato, inoltre, come una percentuale elevata di inglesi abbia ammesso di spiare i loro partner sul celebre social network. Il 58% ha dichiarato di aver osservato gli ex, mentre il 15% ha cambiato il proprio status per rendere geloso il compagno/a. Soprattutto gli uomini hanno letto le email per cercare le prove di qualche tradimento, passando ben 8 minuti al giorno per spiare il partner. Una tendenza che conferma l’aumento della gelosia nei rapporti di coppia a causa di Facebook.
Via: Acacia, Rcs

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