Telefono Arcobaleno su pedopornografia: siti in aumento del 47% nel 2011



Non conosce soste lo sfruttamento sessuale dei bambini sui siti internet. L’Osservatorio Internazionale di Telefono Arcobaleno ha diffuso oggi il report di settembre sulla pedofilia on line che, ancora una volta, testimonia le dimensioni e la costante crescita del mercato criminale più fiorente della new economy.

"È innegabile il forte impatto che Internet ha avuto sulla diffusione della pedopornografia; in primo luogo, ha consentito una maggiore facilità e riservatezza nella fruizione di immagini e video illegali e ha messo in contatto soggetti che condividono lo stesso perverso interesse, favorendo la nascita di veri e propri movimenti di propaganda dell’ideologia pedofila", dichiara Giovanni Arena, presidente di Telefono Arcobaleno. 

"Ma, cosa ancor più grave, l’avvento di Internet ha aperto nuovo scenario in cui la perversione del singolo pedofilo si intreccia con enormi interessi economici di gruppi criminali organizzati. Tuttavia, se da un lato la rete ha favorito lo sfruttamento sessuale dei bambini ampliandone le possibilità, dall’altro ha contribuito a mostrare le reali caratteristiche e proporzioni di tale crimine. 

Fondamentale è la collaborazione degli Internet Service Provider che possiedono tutte le informazioni relative agli accessi ai siti, e l'adozione di una legislazione completa e omogenea che ne definisca in maniera chiara ruoli e obblighi'. Nei primi nove mesi dell’anno 2011, Telefono Arcobaleno ha individuato e segnalato più di 54.000 siti, arrivando a superare il totale dei siti segnalati nell’intero anno precedente. 

La maggior parte della pedopornografia parte dall’Europa, in particolare dai Paesi Bassi che, oltre ad ospitare più del 35% dei siti pedofili segnalati da gennaio a settembre (19.107), sono lo Stato che registra l’aumento più significativo di tali materiali rispetto all’anno precedente. A fruire di un’offerta così vasta, sono pedofili tecnologicamente attrezzati ed evoluti.

Dall’analisi di un campione degli accessi ad uno dei numerosi siti illegali individuati dagli operatori di T.A. emerge che circa 1/3 degli utenti fa uso di smartphone oppure adopera hardware e sistemi operativi di ultima generazione. Più della metà degli utenti, accede al sito in esame attraverso due Discussion Board, siti di discussione, utilizzati dal pedobusiness come punti assolutamente stabili di promozione e di accesso ai siti pedofili a pagamento e di divulgazione promozionale di materiali pedo-pornografici gratuiti.

Queste prime informazioni ricavate dall'analisi dei file di log di un singolo sito evidenziano le potenzialità di tali tecniche e l'impulso che potrebbero dare alla ricerca criminologica e all'attività investigativa in materia di pedofilia. Fondamentale è la collaborazione degli Internet Service Provider che possiedono tutte le informazioni relative agli accessi ai siti, e l'adozione di una legislazione completa e omogenea che ne definisca in maniera chiara ruoli e obblighi. 

L’attività di hunting di Telefono Arcobaleno è finalizzata a contrastare con ogni mezzo la produzione, il commercio e la diffusione sul web delle immagini delle violenze sessuali sui bambini in una logica di assoluta priorità della tutela delle vittime. Dal 1996 - grazie all’attività di hunting - sono oltre 375mila le segnalazioni di casi di pedofilia on line di cui oltre 54mila nei primi nove mesi del 2011. 

Per meglio cogliere l’evoluzione del fenomeno si osserva che in settembre sono stati superati i casi complessivamente emersi nel 2010. Il rapporto completo è disponibile in PDF al seguente indirizzo: http://www.telefonoarcobaleno.org/wordpress/wp-content/uploads/2011/10/ShortReport-settembre2011.pdf .

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