Non cliccare sul link, Garante Privacy pubblica vademecum anti-spam


Guardia alta contro lo 'spam'. Il cittadino che riceve messaggi promozionali indesiderati via telefono, mail, fax, sms o mms senza aver prestato il proprio consenso a riceverli, ha le 'armi' per difendersi. Se è una persona fisica, puo' presentare segnalazioni, reclami e ricorsi al Garante per la protezione dei dati personali e puo' rivolgersi al giudice ordinario per l'eventuale risarcimento del danno. Se invece si tratta di una persona giuridica, ci si puo' rivolgere al giudice ordinario per il risarcimento del danno. 

Non puo' fare segnalazioni, reclami e ricorsi al Garante, che puo' però intervenire d'ufficio. Uno strumento utile per prevenire e agire contro lo spam - scrive l'Adnkronos -, sapendo 'cosa non devi fare', arriva dalla nuova campagna informativa del Garante privacy (www.garanteprivacy.it/spam). Una scheda e un video diffuso anche su Youtube illustrano in forma sintetica le principali cautele da adottare per un uso più consapevole dei sistemi di comunicazione personale (telefono, sms, posta elettronica, social network) e per evitare anche involontarie diffusioni dei propri dati personali. 

Nella scheda sono indicate anche le modalità per chiedere la cancellazione dei propri dati personali e l'interruzione dell'invio di comunicazioni indesiderate, cosi' come le procedure per il ricorso a forme di tutela amministrativa o giurisdizionale. Al primo posto del vademecum, i consigli per prevenire lo spam: ''Non diffondere, soprattutto on line, il tuo indirizzo o mail o il numero di telefono fisso o mobile''. Al secondo posto un'altra 'dritta':

''Se per ottenere un dato servizio (iscrizione a newsletter, acquisti on line ecc.), devi firmare un documento o iscriversi a un sito web, occorre leggere sempre con attenzione le regole privacy e le condizioni d'uso del servizio, e soprattutto verificare le modalità e le finalità del trattamento dei dati personali''. Il Garante invita quindi a prendere in considerazione l'ipotesi di utilizzare più indirizzi e-mail per le diverse esigenze: si potrebbe crearne uno ad uso esclusivamente commerciale, da impiegare per fare acquisti on line. 


In questo modo, il rischio di 'contagio spam' non coinvolgerebbe gli indirizzi di posta che l'utente utilizza per le sue esigenze quotidiane più imporanti, come lavoro e amicizia. ''Se hai un sito personale o un blog su cui vuoi pubblicare la tua mail - sono i suggerimenti del Garante - proteggila con sistemi di crittografia che rendono la vita più difficile ai programmi (i cosiddetti spider) capaci di raccogliere in automatico gli indirizzi di posta elettronica per finalità di spamming''.

E ancora: se si invia una mail a molti destinatari, non rendere visibili gli indirizzi dei propri contatti e usare la funzione 'destinatario in copia conoscenza nascosta (ccn)'. Si puo' inoltre provare a usare i filtri anti-spam offerti da alcuni programmi di posta elettronica che permettono di cancellare tutta la posta proveniente da un particolare indirizzo. Necessario, poi, mantenere in efficienza il proprio pc, scaricando periodicamente gli aggiornamenti (che contengono anche difese anti-spam) per il sistema operativo e gli applicativi più utilizzati, e installare un programma anti-virus che offra anche una protezione anti-spam. 

Se invece si utilizzano i social network, 4 'regole d'oro' possono aiutare a evitare 'persecuzioni' da spamming: anzititutto controllare le impostazioni privacy del proprio account eventualmente limitando la visibilità del profilo; se disponibile, utilizzare la funzione di blocco per i soggetti che inviano messaggi indesiderati. Al terzo posto 'non dare l'amicizia a soggetti sconosciuti'. Infine: evitare di rendere pubblici sulla propria pagina personale la propria mail o il numero di cellulare. 

'Cosa non devi fare' è un'altra sezione del 'vademecuim' del Garante per fronteggiare i messaggi indesiderati. Anzitutto 'non rispondere allo spam', perché la mail inviata in risposta puo' consentire allo 'spammer' (ovvero a colui che manda lo spam) ''di stabilire che il tuo indirizzo mail è valido e attivo. Così puo' continuare a 'spammarti' o rivendere il tuo tuo indirizzo, a quel punto verificato, a terzi. Ma puo' anche tentare di utilizzare il contatto creato per portare avanti tentativi di truffa''.

1 commento:

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