Lo stalking è un termine inglese che indica una serie di atteggiamenti tenuti da un individuo che affligge un'altra persona, spesso di sesso opposto, perseguitandola ed ingenerando stati di ansia e paura, che possono arrivare a comprometterne il normale svolgimento della quotidianità. Alla data di oggi, Festa della Donna, sono trascorsi 11 mesi dall’introduzione del reato di stalking nel codice penale e nell’ordinamento giudiziario italiano con il decreto legge antistupri numero 11 del 23 febbraio 2009, trasformato in legge numero 38 del 23 aprile 2009. La norma ha introdotto pene severe per chi molesta e minaccia ripetutamente una persona. Oltre ai violentatori, da allora salgono sul banco d’accusa i maniaci, coloro che molestano e minacciano ripetutamente gli altri anche senza fare violenza fisica, ma scatenando nella vittima un senso di ansia e paura, anche attraverso il Web. Per i cosiddetti stalker è prevista una pena che varia da sei mesi a quattro anni ma se il molestatore è l’ex partner o marito, allora la pena aumenta. I dati resi noti a febbraio 2010 dal Ministero della Giustizia parlano di 5.200 denunce fatte negli ultimi 12 mesi e mille arresti compiuti per questo reato. Le donne sono i soggetti più colpiti: 80% delle vittime, ma non mancano anche gli uomini (25%) che denunciano di essere stati oggetto di molestie.
A livello nazionale è attivo il numero 1522 Antiviolenza Donna dedicato al supporto, alla protezione e all’assistenza delle persone che hanno subito maltrattamenti e violenze. Il servizio è gestito esclusivamente da donne, funziona 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno. A seguito dell'analisi dei profili psicologici di numerosi stalker, si è giunti ad individuarne cinque tipologie, distinte in base ai bisogni e desideri che spingono a stabilire una relazione, a connotazione ossessiva, che spesso esiste solo nella mente dell'attore:
- Il risentito. Rappresenta una tipologia di stalker presente in letteratura. Si tratta di solito di un ex-partner che desidera vendicarsi per la rottura della relazione sentimentale causata, a suo avviso, da motivi ingiusti. Forte di questo risentimento, si sente spinto a ledere sia l'immagine della persona (per esempio, pubblicando sul web foto o immagini osé oppure stampando volantini con frasi oscene per farli girare nell'ambiente di lavoro della vittima) sia la persona stessa (aspettandola fuori casa per farle delle scenate), sia danneggiando cose di proprietà.
- Il bisognoso d'affetto. Motivato dalla ricerca di una relazione e di attenzioni che possono riguardare l'amicizia o l'amore, questo tipo di stalker agisce soprattutto nell'ambito di rapporti professionali particolarmente stretti come quello tra il paziente e lo psicoterapeuta. In questi casi i molestatori fraintendono l'empatia e l'offerta di aiuto come segno di un interesse sentimentale.
- Il corteggiatore incompetente è più impulsivo ma meno resistente nel tempo. Manifesta una condotta basata su una scarsa abilità relazionale e si traduce in comportamenti opprimenti ed esplicitamente invadenti. Gli stalker di questo gruppo presentano una condotta persecutoria di solito di breve durata, desiderano corteggiare ma non lo sanno fare e finiscono per adottare atteggiamenti che possono risultare fastidiosi.
- Il respinto. Nella categoria degli ex-partner rientra anche quest tipologia di stalker, che manifesta comportamenti persecutori in reazione ad un rifiuto. Questo tipo di stalker è ambivalente perché oscilla tra due desideri contrapposti: da una parte desidera ristabilire la relazione mentre dall'altra vuole solo vendicarsi per l'abbandono subito.
- Il predatore. Per finire questo è uno stalker che ambisce ad avere rapporti sessuali con una vittima che può essere pedinata, inseguita e spaventata. La paura, infatti, eccita questo tipo di molestatore che prova un senso di potere nel pianificare la caccia alla "preda". Questo genere di stalking può colpire anche bambini e può essere agito anche da persone con disturbi psicopatologici di tipo sessuale come pedofili o feticisti.
Tags: Consigli, Sicurezza Web, Decreti Legge, Carabinieri
Nessun commento:
Posta un commento