Denunciato l'autore del gruppo su Facebook contro i bambini down


La tempestività nella rimozione del gruppo 'Giochiamo al tiro al bersaglio con i bambini Down' aveva ottenuto il plauso unanime. Il direttore della Polizia Postale, Antonio Apruzzese, rispose che «Solo il server, che è a Palo Alto, può decidere di rimuovere i gruppi. Noi li abbiamo allertati subito e contestualmente abbiamo avvertito l'autorità giudiziaria». Il gruppo era stato collocato nella categoria 'Salute e benessere' e i suoi amministratori si facevano chiamare 'Il signore della notte' e 'Il vendicatore mascherato'. In realtà si trattava dello stesso utente che utilizzava due profili fasulli (Troll) per condurre il Gruppo. 

L'autore, un giovane 19enne cingalese, è stato individuato dagli agenti della Polizia Postale di Roma e del Compartimento polizia postale e delle comunicazioni di Catania grazie alla collaborazione di Facebook, attraverso le tracce informatiche lasciate sui Server e Database del social network, risalendo così all'abitazione sita in una località nei pressi di Roma. Su delega della Procura di Catania gli agenti hanno fatto irruzione all'interno dell'edificio dove hanno trovato il giovane che ha subito ammesso le sue responsabilità e denunciato alla Procura per istigazione a delinquere. 

Palesemente affetto da disturbi comportamentali e ancora sottoposto a trattamento ed assistenza psichiatrica, ha ammesso senza alcuna esitazione le proprie responsabilità. Si è giustificato affermando di avere creato un gruppo con denominazione omonima a quella della pagina web, per promuovere adesioni al gruppo e dunque trovare nuovi amici, utilizzando lo stratagemma del cosiddetto «trolling», che spinge gli utenti a creare gruppi originali su Facebook per ottenere il maggior numero di iscritti. Gli agenti hanno sequestrato, oltre al computer, un ingente quantitativo di materiale informatico che è tuttora al vaglio degli investigatori.

La descrizione del gruppo era delirante: "Perché dovremmo convivere con questi ignobili creature... con questi stupidi esseri buoni a nulla? I bambini down - era sostenuto - sono solo un peso per la nostra società. Come liberarci di queste creature in maniera civile? Ebbene si signori... io ho trovato la soluzione: Esso consiste nell'usare questi esseri come bersagli, mobili o fissi, nei poligoni di tiro al bersaglio. Una soluzione facile e divertente per liberarci di queste immonde creature". 

E ancora: "Per non farli soffrire oltre questa è l'unica fine che meritano questi parassiti". L'indignazione aveva fatto scattare la protesta su Facebook e veicolata attraverso Web e Mass-media, al grido di "fate schifo" e "vergognatevi! Siete ignobili". Ma soprattutto in molti avevano chiesto a chi aveva messo in moto il gruppo di farsi avanti con nome e cognome, anziché trincerarsi dietro un'identità inventata. Il ministro per le Pari opportunità Mara Carfagna era intervenuta parlando di "atto indegno di persone civili, inaccettabile e pericoloso" e aveva annunciato che i responsabili "saranno perseguiti per il reato di istigazione a delinquere".

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