Sicurezza sui social network: è allarme rosso per gli esperti


I social network sono entrati ormai nella nostra cyber-vita. Facebook, Twitter e MySpace, hanno milioni di utenti nel mondo. Un piatto troppo ghiotto per non far gola ai criminali informatici, che dal semplice phishing via mail hanno spostato l'attenzione su questo fertile terreno. «Gli utenti della Rete stanno passando sempre più tempo sui social network, condividendo spesso informazioni personali sensibili», ha dichiarato Graham Cluley di Sophos, società che si occupa di sicurezza informatica. «I cracker hanno capito dove si possono fare  i soldi e questo si traduce in un aumento del 70% dello spam sulle piattaforme sociali, rispetto a un anno fà».

Un italiano su due naviga su internet per accedere a contenuti di ogni tipo, con video e musica in testa alle preferenze e, in misura crescente, per frequenatre blog e social network. Purtroppo l'attenzione per la sicurezza mostrata dagli utenti quando devono utilizzare i sistemi di pagamento elettronici non si ripete quando restano collegati per ore a Facebook e C., che sono ormai luoghi preferiti per lo scambio di idee, foto, filmati e informazioni confidenziali di ogni tipo. Qui ogni diffidenza si dissolve dando luogo a un vorticoso scambio di dati personali di ogni tipo, dalla data di nascita fino alle foto dei figli propri e altrui: una vera miniera per la criminalità informatica.

McAfee, uno dei più importanti produttori di antivirus, ha reso note le previsioni sulle principali minacce di sicurezza per quest'anno: i criminali prenderanno di mira i siti di social networking e le applicazioni a essi collegate, utilizzeranno botnet e trojan più complessi. La minaccia su Facebook si presenta come un banale link, che sembra mandato da un nostro amico, ma che se viene aperto, installa un malware che carpisce informazioni personali nel nostro sistema, dai semplici contatti fino alle password utilizzate per i pagamenti. Ma il pericolo viaggia anche attraverso le e-mail: McAfee ha calcolato che nel secondo trimestre del 2009 il fenomeno dell spam ha coinvolto il 92% delle mail scambiate. Per difendersi dai malintenzionati sul web bisogna attenersi ad un mix di buon senso, prudenza e attenzione. Ecco i punti da non dimenticare:
  • Prestate attenzione agli amici che aggiungete al vostro profilo ed eventualmente creare una lista amici, nella quale limiterete l'accesso alle vostre informazioni.
  • Tenete d'occhio i gruppi o le pagine alle quali ci si iscrive su Facebook e sceglierli con cautela.
  • Attenzione maggiore quando cliccate sulle notifiche generate dalle applicazioni di Facebook. Sebbene il social network abbia un suo sistema di gestione, talvolta alcuni possono sfuggire e contenere link che riportano ad applicazioni o pagine esterne fraudolente.
  • Non aprire mail o messaggi ricevuti sui social network da sconosciuti
  • Non cliccare sui link contenuti nei messaggi, anche se sembrano arrivare da fonti sicure. Meglio digitare l'indirizzo direttamente nel browser e vedere che cosa succede.
  • Non ignorare a priori la scritta: "Questo sito potrebbe danneggiare il tuo computer" per dedicarsi al download da siti di dubbia affidabilità
  • Anche quando una pagina sembra attendibile, ma chiede di installare un qualsiasi tipo di file, sarebbe meglio non accettare di procedere con il download.
  • Controllare attentamente l'indirizzo internet o le finestre pop-up su cui si viene rimandati.
  • Non eseguire file che provengono da fonti sconosciute, spesso mascherati da nomi simpatici (un classico sono i messaggi chiamati "auguri" o "hai vinto").
  • Se è stato installato un file e sul computer iniziano ad apparire messaggi insoliti, con ogni probabilità si è stati infettati da un virus.
  • Prestare attenzione ai dispositivi mobili (chiavette Usb) e alle memorie di massa, che sono un altro valido veicolo di diffusione del malware.
  • Non utilizzare mai un computer in comune, come quelli degli Internet Point, per fare operazioni che richiedono l'inserimento di password o dettagli personali.
I pericoli cui sono esposti gli utenti aumentano di pari passo con la quantità di informazioni che si decide di condividere. I veri e propri furti di dati sensibili, per fortuna, non sono frequenti ma è meglio non correre rischi e fare attenzione alla privacy. Tra gli attacchi in grande stile ai social network ricordiamo quello a Twitter, quando un hacker era riuscito per un breve lasso di tempo a piratare il sito e indirizzarlo verso una pagina che affermava di rappresentare il Cyber-Esercito iraniano. Ma il più celebre attacco è quello dell'agosto 2009, quando i server di Facebook e Twitter vennero inondati di richieste di amicizia, che si scoprì essere tutte dirette al profilo di un georgiano. 

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