Nell'ambito dell'attività di controllo e contrasto delle attività delittuose inerenti la manomissione di sportelli bancomat, la Polizia Postale ha arrestato due giovani bulgari, colpevoli di aver clonato quasi trecento bancomat in pochissimi giorni. Ma gli esperti della «postale» si sono però stupiti davanti alla qualità degli strumenti con cui la banda operava. In pratica una microcamera, con un obiettivo grande come una capocchia di spillo, inserita in un falso pezzo dello sportello bancomat (pochi millimetri di spessore, quasi invisibile) che in meno di due minuti veniva installato. Posizionata la telecamera, con la quale si leggeva il codice segreto digitato, con un’altra mossa rapidissima veniva inserito nella feritoia un mini lettore ottico che copiava la banda magnetica della card. I due truffatori, sistemato il tutto, si potevano tranquillamente sedere in una panchina o in un vicino bar e, grazie ad un video cellulare, copiare dodici e dati degli ignari clienti.
Il bancomat è considerato uno strumento ragionevolmente sicuro di prelievo e pagamento grazie all’accoppiata pin – carta che aumenta il livello si sicurezza. In effetti scoprire il pin soprattutto dopo che è stata clonata la banda magnetica attraverso i famigerati skimmer non è una operazione troppo difficile. È piuttosto difficile accorgersi di essere stati clonati al momento in cui si va prelevare. Normalmente le operazioni eseguite con il bancomat si fanno meccanicamente e di fretta. Eseguite un estratto conto di routine e vi trovate con dei prelevamenti che non avete fatto. Oppure venite informati dalla vostra banca che il vostro bancomat è stato scoperto fra altri clonati dalle forze dell’ordine dal sistema bancario che hanno verificato che il vostro bancomat è stato utilizzato da una apparecchiatura che poi si è verificato essere stata clonata. Oramai le banche si sono arrese a rimborsare tutti i correntisti che hanno subito la clonazione della carta e che sono ovviamente in grado di dimostrare la loro buona fede e le transazioni fraudolente. La procedura è abbastanza semplice. Bloccate subito il vostro bancomat attraverso la vostra banca o meglio attraverso il numero verde. In questo modo il vostro bancomat, e quello clonato, diventano inservibili. Passate dalla vostra banca oppure attraverso il vostro internet banking ricavatevi una lista delle operazioni fraudolente con data, ora della transazione, importo e se possibile il luogo dove è stata effettuata.
Prendete il vostro bancomat, che in effetti oramai non serve a nulla dal punto di vista bancario, ma vi serve per dimostrare che non lo avete smarrito e che lo avete usato e detenuto correttamente. Presentate quindi denuncia presso il posto di Polizia, o Carabinieri o altre forze dell’ordine. La denuncia riguarda la clonazione della carta e le operazioni non eseguite. Con la vostra denuncia presentatevi nuovamente alla vostra banca dove presumibilmente compilerete dei moduli che istruiranno la pratica per il vostro rimborso.I tempi del rimborso variano da banca a banca e da burocrazia a burocrazia. Pochi giorni, un paio di mesi.
Fonte: Il Giornale/La Stampa
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