Vasta operazione di polizia giudiziaria del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Perugia. 17 persone sono state arrestate questa mattina perché accusati di associazione per delinquere finalizzata al reato di phishing e truffa informatica. Gli arresti sono stati eseguiti in Romania con mandato di arresto europeo nelle province di Milano, Perugia, Padova e Novara. Le indagini, iniziate lo scorso aprile, sono partite da una denuncia presentata alla polizia di Perugia per furto d'identità mediante messaggi di posta elettronica fasulli. Le mail infatti sembrano provenire da Poste italiane o istituti bancari ma in realtà contenevano link che portavano a siti internet identici agli originali, attraverso i quali venivano carpite le password per l'accesso online ai conti correnti dei malcapitati, che sono stati poi rapidamente prosciugati. I criminali hanno così truffato centinaia di persone con un danno che arriva fino al milione di euro. Si tratta di romeni, italiani ed egiziani.
Nelle finte mail, migliaia quelle inviate, veniva indicato un link che metteva in collegamento con siti attraverso i quali - e' emerso dagli accertamenti - venivano carpite le password. In pratica i fautori della truffa hanno inviato a caso centinaia di migliaia di email in cui veniva chiesto l'inserimento dei dati identificativi (Codice e PIN) del titolare del conto corrente. Per rendere la cosa credibile le email venivano inviate da falsi indirizzi dei gruppi bancari coinvolti. I link contenuti nelle email inviavano i mal capitati ad una copia esatta del sito di una banca, ma nel momento in cui gli utenti inserivano i propri dati bancari, questi venivano utilizzati per ordinare dei bonifici a favore di chi ha attivato la frode.
Gli investigatori della polizia postale, grazie alle intercettazioni telefoniche e al servizio di sicurezza di Poste italiane, sono riusciti a ricostruire le attività illecite della banda arrivando a capire chi erano i responsabili: buona parte romeni ma anche egiziani e italiani. Il gruppo criminale infatti agiva nel nord Italia, prevalentemente tra Lombardia e Piemonte, dove aveva la base logistica, ma la gran parte dei soldi veniva trasferita in Romania. Sono 47 le persone coinvolte complessivamente. L'operazione è stata coordinata dal sostituto procuratore Giuliano Mignini.
Fonte: Polizia di Stato
Tags: Phishing, Polizia di Stato, Poste Italiane, Spam, Furto d'identità
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