I certificati SSL sono usati su milioni di siti web per garantire sicurezza e riservatezza delle transazioni online. Tuttavia, ci sono alcuni problemi che possono verificarsi con la loro distribuzione che causano la visualizzazione di messaggi di errore. Gli errori di connessione SSL si verificano quando si tenta la connessione a un sito web e il browser (client) non è in grado di stabilire una connessione sicura al server del sito. Sarà capitato a molti di notare, a partire da gennaio, un messaggio di avvertimento, che i browser Chrome e Firefox hanno iniziato a mostrare nella barra dell’indirizzo proprio accanto al dominio, che identifica i siti che non utilizzano il protocollo HTTPS (HyperText Transfer Protocol over Secure Socket Layer): “connessione non sicura”.
Per proteggersi dalle minacce è utile informarsi sui rischi che si corrono e possedere nozioni di base sulle misure d'adottare.
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Aruba, come rendere Internet più affidabile: certificati SSL e HTTPS
I certificati SSL sono usati su milioni di siti web per garantire sicurezza e riservatezza delle transazioni online. Tuttavia, ci sono alcuni problemi che possono verificarsi con la loro distribuzione che causano la visualizzazione di messaggi di errore. Gli errori di connessione SSL si verificano quando si tenta la connessione a un sito web e il browser (client) non è in grado di stabilire una connessione sicura al server del sito. Sarà capitato a molti di notare, a partire da gennaio, un messaggio di avvertimento, che i browser Chrome e Firefox hanno iniziato a mostrare nella barra dell’indirizzo proprio accanto al dominio, che identifica i siti che non utilizzano il protocollo HTTPS (HyperText Transfer Protocol over Secure Socket Layer): “connessione non sicura”.
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Websense: quali tracce persistono sul web dopo il nostro passaggio
Ferdinando Mancini, Sr. Manager Sales Engineering di Websense Italia (www.websense.it) ci spiega quali tracce permangono sul web dopo il nostro passaggio. Quando navighiamo su Internet, rilasciamo informazioni continuamente, alcune volte in forma consapevole ed altre automaticamente, senza che la raccolta ci venga evidenziata. Una delle prime cose nelle quali impattiamo quando navighiamo su Internet, sono sicuramente i cookie, piccoli file di testo memorizzati nel computer o nel dispositivo mobile dell’utente “raccolti quando visita il nostro sito web, per migliorare l’esperienza della sua navigazione”, spiega una qualsiasi pagina web.
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Privacy, Corte di Giustizia Ue: Google responsabile dei dati su altri siti
Una sentenza della Corte europea di Giustizia stabilisce che Google debba rispettare il Diritto all'oblio, il diritto di essere dimenticati. Così, nel caso in cui, a seguito di una ricerca effettuata a partire dal nome di una persona, l'elenco di risultati mostra un link verso una pagina Web che contiene informazioni sulla persona in questione, questa può rivolgersi direttamente al gestore oppure, qualora questi non dia seguito alla sua domanda, adire le autorità competenti per ottenere, in presenza di determinate condizioni, la soppressione di tale link dall'elenco di risultati.
Nuovo Facebook Graph Search potrebbe compromettere sicurezza utenti
Facebook nei giorni scorsi ha presentato il suo strumento di ricerca grafico, che trasforma i dati personali che i miliardi di utenti hanno condiviso sul social network in un potente database ricercabile. Mentre è solo a rotazione su una base limitata negli Stati Uniti in questo momento, in ultima analisi, permetterà a tutti di cercare facilmente attraverso la rete le informazioni dei loro amici.
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Censis/ Web: 74% italiani chiede diritto all'oblio, per 9% privacy inutile
Giunto alla 46ª edizione, il rapporto Censis fa emergere l'analisi e l'interpretazione dei più significativi fenomeni socio-economici del Paese, individuando i reali processi di trasformazione della società italiana. Il 51,2% degli utenti dei social network pubblica informazioni personali, la stessa percentuale vi diffonde fotografie e video propri, il 30,7% comunica le attività che svolge durante la giornata, il 10,7% consente la geolocalizzazione della posizione, il 7,1% pubblica informazioni e fotografie di altri (amici e familiari) e il 7% pubblica notizie sulla propria vita sentimentale.
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Blue Coat: 1.500 malnet attive in Internet, 3.4 milioni di attacchi al giorno
Blue Coat Systems, Inc., fornitore leader di soluzioni di sicurezza Web e ottimizzazione della WAN, riflette sulle infrastrutture malnet in continua crescita. Queste reti malware sono create in Internet dai cyber criminali per raggiungere e infettare quanti più utenti possibili e sono responsabili di più dei due terzi di tutti gli attacchi verificatosi nel 2012. La comparsa di queste infrastrutture ha dato il via ad un ciclo auto-alimentante, nel quale gli utenti colpiti dal malware diventano essi stessi vettori di nuovo malware per raggiungere altri sistemi.
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Più tutele per utenti social network e siti salute, linee guida Garante
Più tutele per chi è iscritto a social network dedicati alla salute, partecipa a blog e a forum di discussione o segue siti web che si occupano esclusivamente di tematiche sanitarie. Da oggi in poi i gestori di questi siti saranno tenuti a fornire agli utenti una specifica "avvertenza", che informi sui rischi di esporsi in rete con la propria patologia. É quanto stabiliscono le "Linee guida" per i siti web dedicati alla salute (che non riguardano comunque i servizi di assistenza sanitaria on line e la telemedicina) varate dal Garante privacy e pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale.
La Polizia Postale scopre contenuti porno in siti di grammatica bimbi
La Polizia Postale e delle Comunicazioni ha scoperto un' ulteriore tecnica di diffusione di materiale pornografico dai contenuti estremi. In alcuni siti web sono stati inseriti, talvolta all'insaputa dei titolari degli spazi, contenuti pornografici associandoli a parole chiave completamente scollegate dai contenuti delle pagine effettivamente pubblicate. In particolare, digitando ''Analisi grammaticale di IV elementare'' e, cliccando sulla ricerca selezionata, si aprivano, invece, pagine con immagini e video di sesso estremo, che potevano essere dunque visualizzati dai bambini.
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