Attenzione alle false "official fan page" istituzionali che sono su Facebook


Nel tentativo di entrare in contatto con le "celebrities" o le "official Page" che popolano i social network, vi sarà capitato di cercare i loro profili o pagine su Facebook, Twitter e MySpace. E molte volte vi sarete imbattuti in un elenco interminabile di profili o pagine intitolate al personaggio o al sito Web in questione, senza riuscire a capire quale fosse (ammesso che ci fosse) quello autentico. Partito da MySpace con i falsi account delle Popstar, il fenomeno dei «fake» ha contaminato anche Facebook e Twitter.


Nella maggior parte dei casi, dietro queste pagine si nasconodono degli "ammiratori" o pseudo tali, in altri casi mitomani e cyberbulli che, grazie alla copertura virtuale, riescono ad agganciare indisturbati le loro vittime. E su Facebook, in particolare, è diventata moda e pratica consolidata fondare pagine che si spacciano per fan ufficiali di siti istituzionali, organizzazioni umanitarie, associazioni di volontariato, corpi o rami della Polizia, Carabinieri, Finanza e affini. Di solito presentano come nome della pagina la dicitura 'official', ma non solo.

Premettendo che nessuna istituzione ha legittimato a tutt'oggi l'apertura di pagine implicitamente o esplicitamente con tale dicitura (salvo chiara ed inequivocabile verifica), prestate attenzione e nel caso rimuovete la vostra iscrizione se rilevate "attività anomale", perché è proprio l'iscrizione che passando da utente ad utente, fornisce implicitamente la parvenza di ufficialità su Facebook: più iscritti = più popolarità = ufficialità.

Se voi vi iscrivete ad una pagina, un vostro amico vedrà lo stream della notizia su Facebook e sarà spinto ad effettuare a sua volta l'iscrizione (nel caso soprattutto di loghi simil-istituzionali). Ricordiamo a tal proposito che l'utilizzo di qualunque stemma, marchio, grafica e nominativo atto a ingannare l'utente (che in questo caso può pensare di avere a che fare con un organo statale) puo' essere considerato un reato e punito penalmente. Lo stesso vale per l'inserimento di informazioni fasulle nella scheda Info predisposta.


Citando direttamente la Faq relativa alle Pagine Facebook (http://www.facebook.com/help/?faq=14261) "Solo il rappresentante ufficiale di una figura pubblica, un marchio o un'organizzazione è autorizzato a creare una Pagina Facebook. Blocchiamo numerosi termini di titoli di Pagine per evitare la creazione di Pagine false, non autorizzate o in altro modo illegittime. Se non sei il rappresentante autorizzato e desideri creare uno spazio in cui i fan di un certo argomento o personaggio possano condividere i propri pensieri e opinioni, ti suggeriamo di creare una Pagina sociale o un Gruppo Facebook".

Le pagine ufficiali hanno (solitamente) un collegamento attraverso un pulsante con il logo del social network o un badge Facebook sul sito ufficiale: per esempio il sito del Governo USA ha la sua Pagina su Facebook con un pulsante). E non importa se viene o meno sottolineato il fatto che si tratti d'una pagina non ufficiale, perché l'errore fondamentale è dato dal fatto che venga usata (abusivamente) la parola 'official'. Cerchiamo d'intenderci, con ciò non vogliamo dire, naturalmente, che tutte le pagine che presentano come titolo il termine 'official' o 'ufficiale' siano false: prendete il caso di siti o blog personali o che fanno riferimento a personaggi famosi. Un classico esempio è la cantante rumena Inna, che possiede due siti Internet e rispettive pagine ufficiali su Facebook: Inna e Inna Official).

La presunzione d'utilizzare un tale termine e' mirata a dare un senso d'ufficialità (che altrimenti non vi sarebbe) e a 'ingannare' gli utenti più sbadati o creduloni, che si iscriveranno pensando di essere all'interno d'un gruppo ufficiale, magari in mancanza della presenza ufficiale su Facebook d'una data società o istituzione. Per esempio Trenitalia non ha una pagina ufficiale su Facebook, mentre la Polizia Postale viene rappresentata in maniera generica dalla Polizia di Stato sul social network, con la Pagina di Agente Lisa su Facebook. Il fine delle pagine "fake" e, dunque, dei rispettivi fondatori e/o amministratori e' quello di acquisire consensi, fiducia e popolarità (nei casi migliori). In quelli peggiori guadagnare denaro attraverso i clic degli utenti o incrementare a dismisura i fan per poi utilizzare la pagina a fini personali.


Un esempio è quello di spingere gli utenti a segnalare altri utenti, gruppi o pagine o ancora spammare i propri prodotti. Il consiglio e' quello di diffidare di queste pagine, verificarne i contenuti postati, informarsi andando sui siti ufficiali che dovrebbero presumibilmente rappresentare e nel caso di attività anomale, segnalarle ai siti Internet a cui fanno riferimento e, ancora, nel caso di pratiche scorrette, anche alle autorità preposte. Come leggiamo sul sito Navigare Sicuri di Telecom Italia: "Nella ricerca di condivisione, di 'amicizie', ci si trova di fronte alla sfida dell'essere autentici, fedeli a se stessi, senza cedere all'illusione di costruire artificialmente il proprio 'profilo' pubblico".

In quanto "il coinvolgimento sempre maggiore nella pubblica arena digitale, quella creata dai cosiddetti social network, conduce a stabilire nuove forme di relazione interpersonale, influisce sulla percezione di sé e pone quindi, inevitabilmente, la questione non solo della correttezza del proprio agire, ma anche dell'autenticità del proprio essere. La presenza in questi spazi virtuali può essere il segno di una ricerca autentica di incontro personale con l'altro se si fa attenzione ad evitarne i pericoli, quali il rifugiarsi in una sorta di mondo parallelo, o l'eccessiva esposizione al mondo virtuale".

Un insegnamento da tenere in massima considerazione, valido per tutti, che spinge a interrogarsi sull’autenticità delle persone con cui si dialoga in Rete. Collegandovi a questa pagina su Facebook potrete segnalare chi viola le condizioni d'uso di Facebook e andando a questa pagina su Facebook trovate il form per le segnalare un link o un sito Web sospetto con attività di spam o phishing (da non confondere con il form per la segnalazione delle inserzioni pubblicitarie). Per le segnalazioni di pagine phishing a Google è possibile collegarsi a questa pagina. Inoltre, a questa pagina trovate l'elenco delle Questure sul Web, dislocate sul territorio nazionale. La lista completa dei Punti di Interesse degli Uffici di Polizia (Questure e Commissariati) la potete scaricare da qui in formato CSV.

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