Bufala: la torcia olimpica che brucia l'hard disk - virus The Olympic Torch


Nonostante le numerose smentite che si possono trovare in Rete, gli utenti di Facebook più ingenui continuano a cadere nella bufala del "pericoloso virus a forma di torcia olimpica, capace di distruggere l'hard disk". A distanza di anni, come nelle miglior hoax che si rispettano, torna a girare un messaggio molto allarmante relativo ad una presunta mail dal nome "Invitation", contente un pericoloso allegato a forma di torcia olimpica, un codice maligno capace di distruggere tutti i dati contenuti nell'hard disk.

In realtà, possiamo subito dirvi che non esiste nessuna e-mail infetta e tantomeno un virus che possa distruggere l'hard disk. La Catena di S. Antonio è dunque assolutamente priva di alcun fondamento. Di questo messaggio esistono in giro molte varianti e una delle ultime che abbiamo individuato sul social network e messa in giro attraverso nota recita testualmente:
"ATTENZIONE!!!!SE RICEVETE UN MESSAGGIO DA UN AMICO DOVE C'E' UNA TORCIA OLIMPICA,SPEGNETE IL COMPUTER E' UNO DEI PIU' FORTI VIRUS MAI SCOPERTI DA MC AFEE ED E' STATO ANNUNCIATO ANCHE DALLA CNN.SEMBRA INFATTI CHE SIA IN GRADO DI BRUCIARE IL VOSTRO HARD DISK.PASSATE LA NOTIZIA A TUTTI....."


Ciò che comunque dovrebbe far immediatamente sorgere il dubbio sulla veridicità dell'annuncio è il fatto che la notizia arriverebbe dalla CNN e non da una delle società di sicurezza antivirus che controllano l'emergere di eventuali minacce informatiche. Inoltre la definizione di "virus più distruttivo mai esistito" è in sé sufficiente a far dubitare della veridicità del messaggio.

E' improbabile che possa esistere un virus con tali caratteristiche, perché, sarebbe un codice troppo complesso e pesante, difficile da mandare in esecuzione. Infine l'annuncio parla della scoperta da parte di McAfee senza però indicare la fonte precisa, quando invece basta recarsi sul sito dell'azienda per rendersi conto dell'inesistenza di una simile minaccia. L'hoax "La Torcia Olimpica" è comparsa per la  prima volta nel febbraio del 2006, pochi giorni prima della cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici Invernali di Torino.


Un'altro messaggio hoax potrebbe parlare di un nuovo presunto virus che Microsoft avrebbe classificato come "il peggiore mai apparso in rete", con un codice capace di distruggere il "settore zero" del computer. La forma testuale è simile alla seguente:
"Messaggio da far girare!!! Nei prossimi giorni dovrete fare attenzione a non aprire alcun messaggio avente per oggetto 'invito', a prescindere da chi ve l'abbia inviato! È un virus che 'apre' una torcia olimpica e che brucia l'hard disk del pc . Questo virus sarà inviato da una persona che avete nella lista dei contatti ed è per questo che dovete assolutamente inviare quest'e-mail. Sarà meglio ricevere questo messaggio 25 volte piuttosto che ricevere il virus ed aprirlo!! quindi, se ricevete un messaggio chiamato 'invito' non l'aprite prima di tutto e spegnete immediatamente il vostro pc. È il virus peggiore annunciato dalla CNN ed è stato classificato dalla Microsoft come il virus più distruttivo che sia mai esistito fino ad oggi! Questo virus è stato scoperto ieri pomeriggio da MCAfee e non ci sono ancora soluzioni per rimediare a questo virus. Esso distrugge semplicemente tutta la 'zona zero' dell'hard disk dove sono nascoste le informazioni vitali!"

Le caratteristiche del messaggio che lo identificano come bufala vi sono tutte. Anzitutto è allarmistico oltre ogni limite, un segno immancabile nelle bufale che solo per la sua presenza dovrebbe bastare a far sorgere qualche sospetto in chi lo riceve. Poi nelle più classiche catene di S. Antonio bisogna inoltrare il messaggio ad un certo numero di utenti.

L'utente dovrebbe essere meno ingenuo e abituarsi a fare un ricerca su Internet con delle semplici parole chiave prima di diffondere qualsiasi notizia, come nel caso della torcia olimpica http://www.google.it/search?sourceid=chrome&ie=UTF-8&q=virus+torcia+olimpica. Spesso dietro queste bufale vi sono delle persone che si divertono alle spalle degli utenti meno accorti o, come nel caso di Facebook, con lo scopo di far "girare" le note delle proprie pagine al fine di aumentarne gli iscritti. Non cadete in queste stupide catene di S. Antonio!

Nessun commento:

Posta un commento