Falsi avvisi e app Facebook su Sopa Act avvisano disattivazione account


Gli esperti di Eset, la società produttrice del noto software antivirus per sistemi Windows e Mac hanno individuato un nuovo scam che ha come target gli utenti di Facebook. La truffa viene veicolata attraverso false e-mail di notifica, come per il sistema adottato qualche giorno fa dai truffatori e che ha come oggetto false richieste d'amicizia, ma in questo caso si richiede la verifica dell'account Faceboook. Secondo lo scam, infatti, tutti i profili dovranno essere verificati per evitare la disattivazione in relazione alla Stop Online Piracy Act (Sopa Act), la proposta di legge presentata dal deputato repubblicano Lamar S. Smith, che permetterebbe ai titolari di copyright statunitensi di agire direttamente per impedire la diffusione di contenuti protetti.


In verità, come spiega Cameron Camp, ricercatore di Eset, non ha molto senso la truffa in quanto non si capisce il collegamento tra la proposta di legge e la verifica degli account. Si noti inoltre che l'add-on NoScript di Firefox attivato sul sistema dal ricercatore ha catturato 13 diversi script che cercano di essere eseguiti quando la pagina Web viene caricata.


A quanto pare però vengono utilizzati anche altri metodi per diffondere lo scam, come ad esempio un'applicazione individuata dagli esperti di Sophos. Nella pagina truffa esterna che ripropone la grafica di Facebook si legge: "Warning : Announcement from Facebook Verification Team: All Profiles must be verified before 15th June 2012 to avoid Scams under SOPA and PIPA Act. The unverified accounts will be terminated. Verify your Account by steps below". Se si fa clic sul link "Verify My Account Now" si aprirà la pagina di dialogo dell'applicazione scam.


Quindi, se siete aduti nella trappola, rimuovete i messaggi dalla vostra timeline, revocate i diritti di pubblicazione dell'applicazione collegandovi alla pagine delle App su Facebook http://www.facebook.com/settings/?tab=applications e possibilmente segnalatela come spam.


"Si dovrebbe sempre essere molto attenti, ovviamente, prima di permettere alle applicazioni di leggere e scrivere sul vsotro profilo Facebook. E questa volta non fa eccezione. Chiaramente le applicazioni rogue come questa potrebbero essere utilizzate per scavare le informazioni personali o diffondere spam e truffe attraverso la rete sociale", commenta Graham Cluley senior Tecnlogy di Sophos.  Sembra che attingendo al grande bacino di oltre 900 milioni di utenti Facebook sia la strategia preferita tra gli spammer e queste truffe non fanno eccezione. Il problema è che l'utente medio in realtà non ha un chiaro senso delle truffe su Facebook e a tal proposito il social network ha creato una nuova pagina per educare gli utenti ad individuare e proteggersi dalle truffe su Facebook.

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