GIF animate su Facebook: le pagine bufala che sfruttano la buona fede

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Dopo la recente introduzione delle immagini animate su Facebook, disponibili a tutti gli utenti del famoso social network, ecco tornare «all'attacco» le pagine ed i gruppi bufala che promettono un "fantomatico" metodo per ottenerle sul proprio profilo. Nulla di più falso! Nelle info delle pagine leggiamo che per ottenere le immagini animate bisogna cliccare su "Mi piace" (per diventarne fan) e condividere la pagina sul proprio profilo. Noi ci chiediamo come tali operazioni, dettate da una banale pagina del social network, possano far si che vengano attivate le immagini animate.

L'unica cosa che otterrete è l'incremento del numero degli iscritti alla pagina bufala. Per chi non lo sapesse, una gif animata non è altro che una serie di immagini visualizzate in successione, cioè composta da diversi fotogrammi fatti di immagini statiche diversificati da piccole variazioni che riunite in successione creano l'effetto movimento. Facebook proprio in queste ore ha provveduto alla disattivazione di una di queste pagine, ma altre sono già sorte nel tentativo di raggiungere più utenti possibili, grazie soprattutto alla "collaborazione" degli utenti più ingenui.


Qualcuno inoltre ha vociferato che i creatori di Facebook non hanno fino ad ora introdotto tale possibilità probabilmente per paura della diffusione di virus o malware, ma ricordiamo che un'immagine con estensione .GIF non può contenere al suo interno codici nocivi. Il metodo da seguire per la condivisione di queste immagini animate è piuttosto semplice e se desiderate conoscere il procedimento potete andare su questa pagina. Finalmente, infatti, i programmatori di Facebook si son decisi a colmare (almeno in parte) questa importante lacuna, a differenza per esempio di MySpace dove questa funzionalità è presente da sempre.

Diverso il discorso se decidiate di inserire la vostra immagine animata come applicazione sulla bacheca del vostro profilo o fan page (nella colonna a sinistra per intenderci, dove sono collocate le info), in questo caso bisogna utilizzare esclusivamente l'FBML (Facebook Markup Language), un sottoinsieme evoluto dell'HTML che consente di creare applicazioni da integrare su Facebook. Diffidate dunque da questa tipologia di pagine e gruppi, e nel caso siate iscritti rimuovete la vostra iscrizione in maniera da bloccarne la loro diffusione.

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