Un adolescente su quattro ha dato o ha accettato un appuntamento al buio con uno sconosciuto agganciato sui social network o in chat. I dati choc emergono da un’inchiesta dell’Associazione per la diffusione delle scienze criminologiche e dell’investigazione, condotta fra 800 studenti delle scuole medie e superiori, fra 11 e 18 anni, delle province di Treviso e Venezia, presentata ieri a Monastier a margine del seminario sui pericoli online per i minori. Secondo gli esperti i ragazzi finiscono, spesso inconsapevolmente, ostaggio di estranei dapprima contattati virtualmente in qualche social network come Facebook o Twitter e poi magari incontrati fisicamente nella vita reale. I bambini e i ragazzi in generale considerano per lo più, e spesso a torto, che le persone con cui hanno passato del tempo a chattare sono dei veri amici e che possono incontrarli senza rischi. In ogni caso, questi incontri con sconosciuti possono presentare dei rischi ed è necessario dedicargli un'attenzione e precauzione particolare. È importante per i bambini e i ragazzi riflettere seriamente prima di accettare un incontro con una persona che hanno conosciuto in rete e ottenere prima il permesso dei loro genitori o dei loro responsabili affinché tale incontro abbia luogo. I genitori devono assicurarsi che gli incontri con gli "amici di chat" si svolgano imperativamente in un luogo pubblico e unicamente alla presenza di adulti o di amici veri e conosciuti.
L'utilizzo e la condivisione d'immagini on line hanno molto successo, in particolare sui siti di social network. È davvero importante che i bambini e i ragazzi considerino e scelgano attentamente ciò che condividono in linea con i loro amici oltre che con la comunità, in particolare foto che possono essere facilmente copiate e modificate. Alcune foto poi possono contenere dettagli, che a prima vista possono sembrare innocui, ma che, associati ad altre informazioni (ad esempio dettagli sulla scuola frequentata), potrebbero essere utilizzati per localizzare e identificare vostro figlio. Le foto devono essere appropriate, cioè senza contenuti provocanti, al fine di non attirare inutilmente l'attenzione di certi adulti che desidererebbero sfruttare bambini o ragazzi. Se dovessero sorgere dei problemi in seno alla comunità, utilizzate lo strumento ignora o segnalate comportamenti o contenuti inappropriati.
È molto importante che i ragazzi e i bambini riflettano attentamente prima di aggiungere uno sconosciuto alla loro "lista amici", anche se un altro dei loro amici glielo ha raccomandato. Le persone non sono sempre chi dicono di essere. «L’idea di bruto che tendiamo ad avere in mente - ha spiegato il criminologo Francesco Sidoti, presidente del corso di laurea in scienze dell’investigazione dell’università dell’Aquila - è ancora quella del mostro che se ne sta acquattato in qualche vicolo buio delle nostre città. In verità ora i malintenzionati hanno a disposizione piazze elettroniche ben più ampie e oscure, in cui possono nascondersi dietro l’anonimato o sotto false identità, per sconfinare nella pedopornografia se non addirittura nell’omicidio. In letteratura sono citati serial killer che hanno agito così». Ecco dunque spiegato l’allarme suscitato fra gli stessi esperti per quel 25% del campione che ha risposto di aver invitato o partecipato ad un blind date. «Di per sé - ha sottolineato Ciro Pellone, dirigente del compartimento regionale - Internet è un ottimo strumento. L’importante è farne un uso responsabile, come avviene per una macchina: bisogna rispettare le regole e sapere che ci sono i controlli. E ricordarsi che, come non si devono accettarne le caramelle, dagli sconosciuti è bene non dare troppa confidenza».
Fonte: Corriere della Sera/Worldsbiggestchat
Tag: Facebook Sicurezza, Facebook Privacy, Facebook Regolamento, Polizia Postale, Pedofilia, Video Inchieste
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