Da qualche giorno WhatsApp, la popolare applicazione utilizzata da un miliardo di persone nel mondo, ha esteso la “crittografia end-to-end” alle sue comunicazioni su tutte le piattaforme. Il “criptaggio” di messaggi, foto, video e chiamate vocali è un vantaggio indiscusso per gli utenti. Partendo dal principio, è necessario spiegare in modo chiaro cosa sia la “crittografia” in quanto è un concetto molto meno astratto di quanto si possa pensare e forse non tutti sanno quanto sia legato alla privacy di ognuno di noi. Partiamo dalla sua definizione: “La crittografia è la tecnica di rappresentazione di un messaggio in una forma tale che l’informazione in esso contenuta possa essere recepita solo dal destinatario.”
Per proteggersi dalle minacce è utile informarsi sui rischi che si corrono e possedere nozioni di base sulle misure d'adottare.
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Sicurezza online: 7 consigli di Mozilla in tema di privacy e crittografia
Da qualche giorno WhatsApp, la popolare applicazione utilizzata da un miliardo di persone nel mondo, ha esteso la “crittografia end-to-end” alle sue comunicazioni su tutte le piattaforme. Il “criptaggio” di messaggi, foto, video e chiamate vocali è un vantaggio indiscusso per gli utenti. Partendo dal principio, è necessario spiegare in modo chiaro cosa sia la “crittografia” in quanto è un concetto molto meno astratto di quanto si possa pensare e forse non tutti sanno quanto sia legato alla privacy di ognuno di noi. Partiamo dalla sua definizione: “La crittografia è la tecnica di rappresentazione di un messaggio in una forma tale che l’informazione in esso contenuta possa essere recepita solo dal destinatario.”
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MarkMonitor, nuovi gTLD per le banche: una svolta per la sicurezza?
Le banche e i clienti sono ossessionati giustamente dalla sicurezza. L'introduzione dei domini .bank contribuirà a migliorare questo aspetto. Dopo il lancio di varie estensioni di primo livello, sono disponibili circa una decina relative al mondo della finanza come .bank, .credit, .credicard, tra le altre, e questo cambierà alcune cose sia per le imprese che per i consumatori. L’idea che c’è dietro le nuove estensioni, che non riguardano solamente il mondo finanziario, è una logica di settorializzazione di internet. Le banche hanno avuto l’opportunità di lanciare il proprio nome come estensione, ma pochi hanno colto questa occasione poiché avrebbe richiesto grandi investimenti.
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Privacy, dati e denaro al sicuro con le nuove soluzioni Kaspersky Lab
Kaspersky Lab lancia la nuova linea prodotti per utenti privati: Kaspersky Anti-Virus 2015, Kaspersky Internet Security 2015 e Kaspersky Internet Security - Multi-Device 2015. Le soluzioni sono state sviluppate per proteggere gli utenti Windows e i dispositivi OS X e Android da minacce nuove ed esistenti, rendendo la vita digitale più semplice e sicura. La ricerca condotta da Kaspersky Lab e B2B International indica che le maggiori preoccupazioni degli utenti quando si connettono a Internet sono la tutela della propria privacy e della propria identità, i dati personali, la sicurezza del proprio denaro e dei figli.
Cyber crimine: consigli da G DATA per viaggiare sicuri e senza rischi
Gli esperti di sicurezza di G DATA forniscono una serie di consigli per la propria sicurezza digitale in vacanza. Come proteggere in maniera efficace smartphone, tablet e notebook. Sulla spiaggia, in montagna, o in città, smartphone, tablet, PC e notebook sono ormai compagni di viaggio indispensabile dal momento che anche durante le ferie le persone preferiscono restare sempre connesse. Si pubblicano foto, si controllano le previsioni del tempo e le email, si cercano luoghi ideali per un’escursione, ristoranti e tanto altro ancora.
Kaspersky: metà istituzioni finanziarie non teme perdite da cybercrime
Secondo un sondaggio condotto da Kaspersky Lab e da B2B International nel corso della prima metà del 2014, il 52% delle società finanziarie rimborsa le perdite subite dai clienti durante una frode online, senza indagare sulle circostanze. Quasi un terzo delle aziende ritiene che i costi sostenuti a causa delle minacce informatiche sono inferiori al costo che comporterebbe dotarsi di una protezione. Considerato l'interesse sempre maggiore dei cybercriminali nei confronti dell'e-payments, questo approccio potrebbe tradursi in notevoli spese per l'azienda.
Luuuk, frode bancaria da mezzo milione di euro in una sola settimana
Gli esperti del Global Research and Analysis Team di Kaspersky Lab hanno trovato le prove di un attacco mirato ai clienti di una grande banca europea. Secondo i registri presenti nel server utilizzato dai criminali è stato sottratto, dai conti correnti bancari delle vittime, più di mezzo milione di euro in una sola settimana. Le prime avvisaglie di questa frode sono state individuate il 20 gennaio di quest'anno, quando gli esperti di Kaspersky Lab hanno rilevato in rete un server di comando e controllo (C&C). Il pannello di controllo del server ha indicato la presenza di un programma Trojan utilizzato proprio per rubare denaro dai conti correnti bancari dei clienti.
Italia è seconda in Europa per numero di attacchi malware finanziari
L'Italia è seconda in Europa per numero di attacchi finanziari. Nel 2013 il numero di malware di questo tipo è aumentato del 20,49% rispetto all'anno precedente. Secondo il "Financial cyber threats 2013", uno studio condotto da Kaspersky Lab, i cybercriminali puntano sempre più ad accedere ai conti online degli utenti. L'anno scorso, infatti, il numero di attacchi informatici preposti al furto di dati finanziari è aumentato del 27,6% rispetto al 2012 raggiungendo i 28 milioni di attacchi.
Kaspersky, in 3° trimestre 2013 picco spam nocivo colpisce dati utenti
La percentuale di spam nel traffico totale di email durante il terzo trimestre dell’anno ha raggiunto una percentuale pari al 68,3%, scendendo di 2,4 punti percentuali rispetto al secondo trimestre. Allo stesso tempo, la proporzione dello spam nocivo è cresciuta più di 1,5 volte. La maggior parte dei programmi nocivi distribuiti tramite email hanno colpito gli account degli utenti, le password e le informazioni finanziarie riservate. Lo spam festivo nel mese di settembre è stato principalmente in inglese ed è stato dedicato a Halloween.
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Polizia di Stato, OF2CEN: nasce network contro cybercrime bancario
La Polizia di Stato attraverso una sua specialità, la polizia postale e delle comunicazioni, ha presentato "OF2CEN" (On-line fraud cyber centre and expert network), un progetto europeo di contrasto avanzato ai crimini informatici. Lo ha fatto ieri, al Polo Tuscolano di Roma, mediante una piattaforma di information sharing, sviluppata grazie a un consorzio di organizzazioni del settore privato e pubblico, con il finanziamento dell'Unione europea, attraverso il programma Prevenzione e lotta contro la criminalità (ISEC).
Proteggersi da nuovi malware ed exploit con soluzioni di Kaspersky Lab
Kaspersky Lab annuncia il lancio delle nuove versioni delle soluzioni di sicurezza per gli utenti domestici Kaspersky Anti-Virus 2014 e Kaspersky Internet Security 2014, dotate di nuove tecnologie di protezione e una serie di funzionalità che garantiscono la massima protezione per i PC. Secondo Kaspersky Security Network basato su cloud, circa 200.000 nuovi campioni di malware vengono scoperti ogni giorno, rispetto ai 125.000 di un anno fa.
I criminali informatici guadagnano milioni di dollari utilizzando malware, Trojan e phishing che entrano in possesso di conti online e profili dei social network. La conseguenza della mancanza di protezione contro queste minacce informatiche non causa solo un numero elevato di email di spam o il rallentamento del computer, ma può arrivare a danneggiare economicamente l’utente.
Secondo i dati raccolti tramite il Kaspersky Security Nertwork, almeno 7,5 milioni di clienti Kaspersky Lab nel mondo sono stati colpiti da attacchi di phishing nel periodo compreso tra aprile 2012 e maggio 2013. Queste truffe, che vengono portate avanti attraverso email progettate per sembrare legittime, sottraggono le credenziali per le operazioni di online banking e altri dati finanziari dell’utente. Dal momento che Kaspersky Security Network analizza solo i clienti di Kaspersky Lab, il numero totale di utenti colpito da attacchi di phishing in tutto mondo è probabilmente pari a centinaia di milioni.
Secondo un’indagine condotta da B2B International a giugno 2013, il 62% degli utenti Internet ha sperimentato almeno un attacco relativo all’online banking, allo shopping e ai servizi di pagamento durante gli ultimi 12 mesi. Purtroppo, per il 41% delle vittime è stato impossibile recuperare il denaro. Secondo numerose ricerche di settore, queste percentuali si riferiscono a circa 700 milioni di persone in tutto il mondo che utilizzano regolarmente i servizi di online banking.
Quindi, se ciascuna delle vittime truffate compresa in questo 41% ha perso anche solo una piccola somma di denaro, il totale dei soldi rubati è pari a circa 5-10 miliardi di dollari. Nella battaglia contro il moderno crimine informatico, le soluzioni di sicurezza devono quindi affrontare una sfida ben precisa: prevenire queste ingenti perdite di denaro. Le nuove versioni di Kaspersky Anti-Virus 2014 e Kaspersky Internet Security 2014 sono state sviluppate tenendo in considerazione questi requisiti.
Tecnologie di protezione di alta qualità
Le tecnologie antivirus innovative integrate in Kaspersky Anti-Virus 2014 e Kaspersky Internet Security 2014, migliorano in modo significativo la protezione per l’utente. Entrambi i prodotti includono la tecnologia antivirus ZETA Shield (si pensi ai documenti PDF fogli di calcolo XLS), che esegue una scansione approfondita di file e applicazioni in esecuzione sul computer per identificare i malware che potrebbero nascondersi dentro i singoli componenti di ogni programma.
Kaspersky Lab offre un’ulteriore protezione dalle minacce emergenti grazie alla tecnologia Automatic Exploit Prevention, che analizza i programmi per verificare se si manifestano comportamenti tipici degli exploit. La tecnologia Automatic Exploit Prevention monitora attentamente i programmi che vengono colpiti più di frequente dai criminali informatici, come Java e Adobe Reader; per impedire loro di sfruttare le falle sconosciute presenti nei software legittimi e attivare le difese del computer.
Grazie a questo, la tecnologia Automatic Exploit Prevention individua le più recenti e pericolose minacce, comprese quelle che non sono state mai rilevate dai produttori di antivirus. Non sono solo le minacce nuove o sofisticate a creare dei rischi. Minacce conosciute come i Trojan ransomware possono bloccare l’accesso ai computer e chiedere agli utenti di pagare per poter “sbloccare” la macchina, questo anche quando è presente un antivirus installato nel sistema.
In molti casi, gli utenti ignorano gli avvertimenti di sicurezza dei loro programmi di protezione e installano volontariamente un programma che imita file musicali, documenti e altri programmi legittimi, per realizzare solo successivamente che si tratta di fatto di programmi nocivi.
Oggi, grazie alla nuova tecnologia Anti-Blocker implementata in Kaspersky Anti-Virus 2014 e Kaspersky Internet Security 2014, i ransomware non sono più una minaccia. Se gli utenti Kaspersky Lab si trovano davanti ad una richiesta di pagamento per sbloccare il proprio computer, devono semplicemente premere una combinazione di tasti e Anti-Blocker sarà in grado di individuare e rimuovere il malware.
Kaspersky Lab offre un’ulteriore protezione dalle minacce emergenti grazie alla tecnologia Automatic Exploit Prevention, che analizza i programmi per verificare se si manifestano comportamenti tipici degli exploit. La tecnologia Automatic Exploit Prevention monitora attentamente i programmi che vengono colpiti più di frequente dai criminali informatici, come Java e Adobe Reader; per impedire loro di sfruttare le falle sconosciute presenti nei software legittimi e attivare le difese del computer.
Grazie a questo, la tecnologia Automatic Exploit Prevention individua le più recenti e pericolose minacce, comprese quelle che non sono state mai rilevate dai produttori di antivirus. Non sono solo le minacce nuove o sofisticate a creare dei rischi. Minacce conosciute come i Trojan ransomware possono bloccare l’accesso ai computer e chiedere agli utenti di pagare per poter “sbloccare” la macchina, questo anche quando è presente un antivirus installato nel sistema.
In molti casi, gli utenti ignorano gli avvertimenti di sicurezza dei loro programmi di protezione e installano volontariamente un programma che imita file musicali, documenti e altri programmi legittimi, per realizzare solo successivamente che si tratta di fatto di programmi nocivi.
Oggi, grazie alla nuova tecnologia Anti-Blocker implementata in Kaspersky Anti-Virus 2014 e Kaspersky Internet Security 2014, i ransomware non sono più una minaccia. Se gli utenti Kaspersky Lab si trovano davanti ad una richiesta di pagamento per sbloccare il proprio computer, devono semplicemente premere una combinazione di tasti e Anti-Blocker sarà in grado di individuare e rimuovere il malware.
Protezione totale con Kaspersky Internet Security 2014
I blocker non sono l’unica tecnica utilizzata dai criminali informatici per ottenere profitti illegali dai computer degli utenti. Gli attacchi di phishing e i programmi Trojan sono stati progettati per rubare le credenziali con cui poter accedere ai sistemi di online banking e sono anche gli strumenti nocivi più comuni. La tecnologia Safe Money di Kaspersky Lab, introdotta nella precedente versione di Kaspersky Internet Security, ha già dimostrato di offrire un ulteriore livello di protezione estremamente affidabile per le operazioni finanziarie online.
In Kaspersky Internet Security 2014 la tecnologia è stata migliorata, includendo il supporto per i browser online, facendo aumentare notevolmente il numero di siti affidabili di online banking, servizi di pagamento e negozi online. Un’altra importante innovazione presente in Kaspersky Internet Security 2014 è la modalità Trusted Applications. Questa protegge il computer consentendo di eseguire solo le applicazioni che sono state identificate come sicure.
Grazie al sistema multi-livello che verifica la legittimità dei programmi e ad un sistema intelligente che può adattarsi ad ogni particolare utente, questa modalità è in grado di fornire un elevato livello di sicurezza. La funzionalità Trusted Applications si basa su un costante aggiornamento del database Whitelisting per le applicazioni legittime. Il database contiene oltre 700 milioni di voci univoche, ciascuna con un’accurata descrizione di tutte le applicazioni più popolari comprese nel sistema operativo, nei browser, negli strumenti per la visualizzazione delle immagini, video player e giochi.
Per gli utenti che hanno dei bambini, Kaspersky Internet Security 2014 offre una nuova e più affidabile funzionalità di Parental Control che consente controlli flessibili su tutti i possibili scenari in cui un bambino può utilizzare il computer. Questa modalità comprende un set di profili predefiniti e diversi scenari di utilizzo di un computer, in base alle diverse età, fornendo ai genitori la possibilità di modificare queste impostazioni a loro discrezione.
In Kaspersky Internet Security 2014 la tecnologia è stata migliorata, includendo il supporto per i browser online, facendo aumentare notevolmente il numero di siti affidabili di online banking, servizi di pagamento e negozi online. Un’altra importante innovazione presente in Kaspersky Internet Security 2014 è la modalità Trusted Applications. Questa protegge il computer consentendo di eseguire solo le applicazioni che sono state identificate come sicure.
Grazie al sistema multi-livello che verifica la legittimità dei programmi e ad un sistema intelligente che può adattarsi ad ogni particolare utente, questa modalità è in grado di fornire un elevato livello di sicurezza. La funzionalità Trusted Applications si basa su un costante aggiornamento del database Whitelisting per le applicazioni legittime. Il database contiene oltre 700 milioni di voci univoche, ciascuna con un’accurata descrizione di tutte le applicazioni più popolari comprese nel sistema operativo, nei browser, negli strumenti per la visualizzazione delle immagini, video player e giochi.
Per gli utenti che hanno dei bambini, Kaspersky Internet Security 2014 offre una nuova e più affidabile funzionalità di Parental Control che consente controlli flessibili su tutti i possibili scenari in cui un bambino può utilizzare il computer. Questa modalità comprende un set di profili predefiniti e diversi scenari di utilizzo di un computer, in base alle diverse età, fornendo ai genitori la possibilità di modificare queste impostazioni a loro discrezione.
Il Parental Control consente ai genitori di determinare quando e per quanto tempo i bambini possono utilizzare il computer, quali applicazioni possono essere o non essere avviate e quali informazioni, come ad esempio il numero delle carte di credito e l’indirizzo di casa, devono essere bloccate per impedire che vengano condivise sui social network. Kaspersky Anti-Virus 2014 e Kaspersky Internet Security 2014 sono stati ottimizzati per garantire il minimo consumo di risorse del PC.
Allo stesso tempo, grazie ai miglioramenti dell’interfaccia, le soluzioni di protezione Kaspersky Lab sono diventate semplici da usare. Per la prima volta, i prodotti Kaspersky Lab hanno una funzione integrata per i social network, che consente agli utenti di rendere più sicuro il proprio computer quando utilizzano i social network. Nikolay Grebennikov, Chief Technology Officer di Kaspersky Lab, ha dichiarato:
“Le tecnologie presenti in Kaspersky Anti-Virus 2014 e Kaspersky Internet Security 2014 sono gli strumenti di protezione più avanzati al momento disponibili e sono progettati per proteggere i dati finanziari e le informazioni personali dei nostri clienti. Gli esperti di Kaspersky Lab hanno lavorato assiduamente allo sviluppo delle tecnologie come ZETA Shield e Automatic Exploit Prevention che aiutano a prevenire le più sofisticate minacce informatiche”.
Kaspersky Anti-Virus 2014 e Kaspersky Internet Security 2014 sono disponibili per l'acquisto sul negozio online di Kaspersky Lab. I clienti attuali potranno aggiornare gratuitamente da versioni precedenti ai nuovi prodotti per il restante periodo di licenza esistente. Per ulteriori informazioni in merito alle nuove soluzioni Kaspersky Internet Security 2014 e Kaspersky Anti-Virus 2014, visitare il sito: http://www.kaspersky.com/it.
Allo stesso tempo, grazie ai miglioramenti dell’interfaccia, le soluzioni di protezione Kaspersky Lab sono diventate semplici da usare. Per la prima volta, i prodotti Kaspersky Lab hanno una funzione integrata per i social network, che consente agli utenti di rendere più sicuro il proprio computer quando utilizzano i social network. Nikolay Grebennikov, Chief Technology Officer di Kaspersky Lab, ha dichiarato:
“Le tecnologie presenti in Kaspersky Anti-Virus 2014 e Kaspersky Internet Security 2014 sono gli strumenti di protezione più avanzati al momento disponibili e sono progettati per proteggere i dati finanziari e le informazioni personali dei nostri clienti. Gli esperti di Kaspersky Lab hanno lavorato assiduamente allo sviluppo delle tecnologie come ZETA Shield e Automatic Exploit Prevention che aiutano a prevenire le più sofisticate minacce informatiche”.
Kaspersky Anti-Virus 2014 e Kaspersky Internet Security 2014 sono disponibili per l'acquisto sul negozio online di Kaspersky Lab. I clienti attuali potranno aggiornare gratuitamente da versioni precedenti ai nuovi prodotti per il restante periodo di licenza esistente. Per ulteriori informazioni in merito alle nuove soluzioni Kaspersky Internet Security 2014 e Kaspersky Anti-Virus 2014, visitare il sito: http://www.kaspersky.com/it.
Privacy: più regole per social media, telemarketing e gestione dei dati
Non soltanto Stati Uniti: siamo "spiati" anche in Italia. E' questa la conclusione del garante della Privacy, Antonello Soro, che ha presentato alla Camera la Relazione annuale sull'attività 2012. L'Autorità Garante per la protezione dei dati personali, composta da Antonello Soro, Augusta Iannini, Giovanna Bianchi Clerici, Licia Califano, ha presentato oggi la Relazione sul sedicesimo anno di attività e sullo stato di attuazione della normativa sulla privacy.
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Symantec: cresce cyber-spionaggio +42% in 2012, 31% obiettivi è Pmi
Symantec Corp's (Nasdaq: SYMC) Internet Security Threat Report, Volume 18 (ISTR) oggi ha rivelato un aumento del 42 per cento nel corso del 2012 in attacchi mirati rispetto all'anno precedente. Progettato per rubare la proprietà intellettuale, questi attacchi di cyberspionaggio mirati stanno sempre più colpendo il settore manifatturiero, così come le piccole imprese, che sono l'obiettivo del 31 per cento di questi attacchi. Le piccole imprese sono gli stessi obiettivi attraenti e un modo per raggiungere infine le imprese più grandi tramite tecniche di "watering hole". Inoltre, i consumatori rimangono vulnerabili alle minacce ransomware e mobile, in particolare sulla piattaforma Android.
Spam, Internet rallenta sotto il più grande attacco informatico della storia
Una disputa tra un gruppo che lotta lo spam e una società olandese che ospita diversi siti web ha scatenato l'invio di grandi quantità di spam in uno dei più grandi attacchi informatici su Internet, causando la congestione diffusa e blocco delle infrastrutture chiave in tutto il mondo. Lo scrive il New York Times. Milioni di utenti di Internet ordinari hanno registrato ritardi nei servizi come Netflix o non hanno potuto raggiungere un determinato sito Web per un breve periodo di tempo.
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Kaspersky Lab, spam a febbraio 2013: gli spammer sono tornati al lavoro
Dopo una pausa di diversi mesi, gli spammer hanno intensificato nuovamente la loro attività nel mese di febbraio. Secondo i dati di Kaspersky Lab, la quantità di spam nel traffico mail è cresciuto di circa 13 punti percentuali, con una media del 71% al mese. Un dato superiore alla media di gennaio e agli ultimi tre mesi del 2012. L’Italia è stato uno dei paesi più colpiti dalle email nocive nel mese di febbraio. Le rilevazioni antivirus nella posta sono cresciute dal 9,4 %, al 14,4%, facendo scendere alla seconda posizione gli Stati Uniti dopo molto tempo.
Le false notifiche da parte delle diverse organizzazioni finanziarie rimangono uno degli strumenti più diffusi per la distribuzione dei malware tramite mail. Questo metodo è molto popolare in Italia, dove gli spammer il più delle volte utilizzano il Trojan-Banker.HTML.Agent.p, entrato al 2° posto nella Top 10 di febbraio come malware più diffuso. Questo Trojan appare sotto forma di pagina in formato HTML, imitando i form di registrazione delle banche o dei sistemi di pagamento.
Una delle aziende più colpite dai truffatori è Google. Nel mese di febbraio, questi hanno lanciato un mailing di massa che includeva il nome Google, per informare gli utenti che il loro curriculum era stato preso in considerazione. Per evitare incomprensioni, il destinatario veniva incoraggiato ad aprire il file allegato per verificare che il proprio curriculum fosse corretto. L'attacco consisteva in un malware sotto forma di archivio zip, progettato per rubare le password e altri dati riservati dal computer dell'utente.
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Sorgenti di spam in tutto il mondo per ciascun paese a febbraio 2013 |
Nel corso del mese Kaspersky Lab ha assistito ad importanti cambiamenti nella diffusione delle fonti di spam. Nel mese di febbraio, la Corea del Sud è stato il paese che inviato più mail di spam agli utenti europei. Il volume delle email indesiderate prodotto da questo paese è cresciuto di 27,7 punti percentuali, con una media del 50,9%. Il mese scorso il paese primo in classifica era la Cina (3%), che è scesa al 6° posto nel mese di febbraio con un calo di 36,6 punti percentuali.
Questi importanti cambiamenti delle quote di spam prodotte da questi due paesi è la conseguenza del fatto che un gruppo di spammer ha iniziato la distribuzione da una botnet diversa. Nel mese di febbraio, gli Stati Uniti hanno superato il rating delle principali fonti di spam in tutto il mondo. La quantità di spam inviato dalla Cina è diminuito, scendendo al secondo posto. Come è avvenuto nel mese di gennaio, anche a febbraio la Corea del Sud si è posizionata al terzo posto.
Nel mese di febbraio, il Trojan-Spy.html.Fraud.gen (11%) è rimasto il programma maligno più diffuso tramite e-mail, nonostante il fatto che la sua quota è diminuita di 2,2 punti percentuali rispetto a gennaio. È stato seguito dal Trojan-Banker.HTML.Agent.p (7,8%). Entrambi i programmi maligni appaiono sotto forma di pagine HTML che imitano le forme di registrazione di note banche o sistemi e-pay che vengono utilizzati dai phisher per rubare le credenziali degli utenti per i sistemi di online banking. È interessante notare che Backdoor.Win32.Androm.phh è arrivato 3°.
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Top 10 dei programmi dannosi che si diffondono via e-mail a febbraio 2013 |
Questa famiglia di programmi backdoor permette agli utenti malintenzionati di controllare segretamente un computer infetto, ad esempio, per scaricare e lanciare altri file dannosi che poi inviano i vari dati dal computer dell'utente, ecc. Nel mese di febbraio, Kaspersky Lab ha rilevato 85 varianti della Backdoor.Win32.Androm. Nella maggior parte dei casi, la backdoor è stata distribuita in email fasulle inviate presumibilmente per conto di Booking.com, DHL, British Airways, ecc. Inoltre, molti computer infettati da backdoor a far parte di una botnet. Lo stesso metodo è stato utilizzato in passato per distribuire programmi appartenenti alla famiglia ZeuS/Zbot.
"Questo aumento della quantità di spam nel mese di febbraio segna l'inizio di una nuova tendenza. Ciò è stato probabilmente causato da un calo della quota di email spazzatura durante le vacanze di gennaio, quando molti dei computer che costituiscono le botnet utilizzate per distribuire lo spam sono stati disattivati. Inoltre, la percentuale di messaggi indesiderati nel mese di febbraio era leggermente più bassa rispetto alla media nel 2012. In ogni caso, non ci aspettiamo ulteriori cambiamenti significativi nel prossimo futuro", ha dichiarato Darya Gudkova, Head of Content Analysis & Research di Kaspersky Lab.
"Di particolare interesse in questo momento, è il fatto che la maggior parte degli allegati nocivi presenti nelle email di spam sono programmi progettati per rubare le credenziali degli utenti sui sistemi di online banking. Essi appaiono come pagine in formato HTML, che imitano i form di registrazione. Gli utenti devono prestare particolare attenzione a queste e-mail e gli allegati non devono essere aperti". La versione completa dello Spam Report di Febbraio 2013 di Kaspersky Lab è disponibile su www.securelist.com/en/analysis/204792284/Spam_in_February_2013
Informazioni su Kaspersky Lab
Kaspersky Lab è la più grande azienda privata del mondo che produce e commercializza soluzioni di sicurezza per gli endpoint. L’azienda si posiziona tra i primi quattro vendor al mondo in questo mercato*. Nel corso dei suoi 15 anni di storia, Kaspersky Lab è stata un pioniere nella sicurezza IT, offrendo al mercato soluzioni di sicurezza IT per la protezione di utenti finali, Piccole e Medie Imprese e grandi aziende. Kaspersky Lab, la cui holding è registrata in Gran Bretagna, opera in 200 paesi e protegge oltre 300 milioni di clienti in tutto il mondo. Per ulteriori informazioni: www.kaspersky.com/it.
* L’azienda si è posizionata al quarto posto nel Worldwide Endpoint Security Revenue by Vendor, 2011 di IDC. La classifica è stata pubblicata nel report IDC Worldwide Endpoint Security 2012-2016 Forecast and 2011 Vendor Shares (IDC #235930, July 2012). Il report ha classificato i vendor software in base al fatturato da soluzioni di sicurezza endpoint nel 2011.
McAfee: attenzione agli ex vendicativi, a rischio dati e immagini compromettenti
Un nuovo studio di McAfee rivela le insidie di una condivisione eccessiva di dati personali e password: 1 persona su 10 ha ricevuto la minaccia da un ex di divulgare foto intime online, mentre il 60% degli italiani condivide le password con il proprio partner.
McAfee, la principale azienda focalizzata sulle tecnologie di sicurezza, ha pubblicato il report “Love, Relationships and Technology” che rivela comportamenti e abitudini in bilico tra eccessiva fiducia e ingenuità, le insidie della condivisione dei dati personali nei rapporti, rivelando come la fine di un amore può portare a brutte sorprese online e alla perdita della privacy.
In Italia quasi il 75% dei possessori di smartphone conserva sul proprio dispositivo informazioni personali e intime, quali dati bancari, password, dati di carte di credito e foto, anche compromettenti, mentre solo il 40% protegge i propri dispositivi con password o pin: una mancanza di protezione incredibile dei dati personali.
Nonostante i casi di fughe di dati che hanno fatto scalpore e gli scandali che hanno coinvolto i profili di social media di varie celebrità, in molti continuano a correre rischi condividendo informazioni personali e foto intime con il partner e amici esponendosi inconsapevolmente al rischio di una "vendetta dell'ex".
Lo studio rivela come il 94% degli intervistati sia davvero convinto che i propri dati e le foto non corrano rischi nelle mani dei propri compagni di vita. Tuttavia, McAfee ha rilevato che il 13% degli adulti ha subito violazioni di dati senza permesso da coloro con cui condividevano le proprie credenziali.
Inoltre, 1 ex partner su 10 ha minacciato di diffondere online le foto osé del proprio ex. Secondo lo studio, queste minacce sono state eseguite in quasi il 58% dei casi. "Bisogna che tutti siano più informati sui rischi e sulle conseguenze della condivisione di così tante informazioni private con i partner", ha dichiarato Ombretta Comi, marketing manager per l’Italia di McAfee.
"Condividere le password con il partner potrebbe sembrare una cosa naturale e innocua, ma spesso può tradursi in violazione della privacy, le informazioni personali più preziose potrebbero cadere nelle mani sbagliate e approdare su una piattaforma pubblica. Ognuno di noi deve essere più consapevole dei rischi e adottare le misure più adeguate per proteggere i dati personali".
Gli uomini sono più a rischio
Le principali motivazioni che hanno portato alle minacce da parte degli ex includono bugie (44%), tradimenti (42%), rottura del legame (28%), annullamento del matrimonio (12%), foto con un altro/altra (12%). Circa 1/3 degli intervistati ha deplorato l'invio di tali contenuti intimi dopo una rottura e il 32% ha anche chiesto al proprio ex-partner di eliminare qualsiasi contenuto personale.
Le principali motivazioni che hanno portato alle minacce da parte degli ex includono bugie (44%), tradimenti (42%), rottura del legame (28%), annullamento del matrimonio (12%), foto con un altro/altra (12%). Circa 1/3 degli intervistati ha deplorato l'invio di tali contenuti intimi dopo una rottura e il 32% ha anche chiesto al proprio ex-partner di eliminare qualsiasi contenuto personale.
Nonostante i rischi, in occasione dell’ultimo San Valentino, il 27% degli intervistati aveva intenzione di inviare foto sexy o romantiche al proprio partner via e-mail, MMS o social media. Sorprendentemente, sono gli uomini i più inclini a farlo, rispetto alle donne (43% vs 29%), anche se gli uomini sono stati i più colpiti dalla minaccia della pubblicazione di foto compromettenti online rispetto alle donne (11,7% vs 7,6%).
Altri dati emersi dallo studio “Love, Relationships and Technology”:
Stalking informatico
Quando hanno a portata di mano le password del proprio partner, gli italiani non possono fare a meno di spiare e controllarne le e-mail, i conti bancari e le pagine dei social media. Oltre il 52% delle persone intervistate ha ammesso di controllare i profili di social media e i conti bancari dei propri compagni e quasi il la metà (46,8%) controlla anche i messaggi di posta elettronica.
Molti (44,3%) controllano il loro ex-partner su Facebook più di quanto non tengano d’occhio il loro partner attuale (47,5%). Gli uomini spiano la loro partner più delle loro controparti femminili. Il 46% degli uomini ha ammesso di “controllare” la loro partner, l’ex-partner e l’ex dell’attuale compagna su Facebook o Twitter, rispetto al 36,8% delle donne. Inoltre, il 56,5% degli uomini ha ammesso di controllare la posta elettronica, i social media e i conti bancari della proprio partner, rispetto al 51,5% delle donne.
Dati personali
La cautela non deve limitarsi alla condivisione di foto. Il 13% degli adulti ha subito una fuoriuscita di dati personali non autorizzata. Gli italiani amano condividere in amore e lo fanno in ogni momento, aumentando la probabilità di perdita di dati e furti di identità. I dati più popolari condivisi dai partner includono numeri di conto corrente bancario (46%), codici fiscali (32%), numeri della tessera sanitaria (52%), account email (32%), e password (38%).
La cautela non deve limitarsi alla condivisione di foto. Il 13% degli adulti ha subito una fuoriuscita di dati personali non autorizzata. Gli italiani amano condividere in amore e lo fanno in ogni momento, aumentando la probabilità di perdita di dati e furti di identità. I dati più popolari condivisi dai partner includono numeri di conto corrente bancario (46%), codici fiscali (32%), numeri della tessera sanitaria (52%), account email (32%), e password (38%).
Quando avviene una fuga di dati personali, sono gli uomini i più propensi a combattere per recuperare ciò che è stato sottratto. Circa il 15% di chi ha subito una “perdita di dati” si è rivolta a un avvocato e ha intrapreso azioni legali per recuperare le proprie informazioni e rimuovere dal web foto imbarazzanti o personali.
Dispositivi non protetti
Il 40% degli italiani intervistati non protegge il telefono con pin o password, lasciando a chiunque abbia in mano il dispositivo libero accesso a tutti i propri contenuti privati. Quasi 3 persone su 10 non eseguono il backup e non salvano il contenuto del proprio smartphone e circa un quarto degli intervistati on elimina mai o raramente i messaggi e-mail o SMS personali o intimi, incluse le foto.
"Certamente è importante condividere con fiducia contenuti personali con i propri cari, ma è altrettanto importante avere bene in mente cosa può accadere se le cose dovessero andare storte", conclude Comi. "Le password e i pin sono personali e dobbiamo sforzarci di pensare due volte prima di inviare dati personali tramite i social media. L’invio di un messaggio un po’ audace per San Valentino può essere un gioco divertente, ma alcune semplici precauzioni possono aiutarci a non dovercene pentire più tardi”.
Dispositivi non protetti
Il 40% degli italiani intervistati non protegge il telefono con pin o password, lasciando a chiunque abbia in mano il dispositivo libero accesso a tutti i propri contenuti privati. Quasi 3 persone su 10 non eseguono il backup e non salvano il contenuto del proprio smartphone e circa un quarto degli intervistati on elimina mai o raramente i messaggi e-mail o SMS personali o intimi, incluse le foto.
"Certamente è importante condividere con fiducia contenuti personali con i propri cari, ma è altrettanto importante avere bene in mente cosa può accadere se le cose dovessero andare storte", conclude Comi. "Le password e i pin sono personali e dobbiamo sforzarci di pensare due volte prima di inviare dati personali tramite i social media. L’invio di un messaggio un po’ audace per San Valentino può essere un gioco divertente, ma alcune semplici precauzioni possono aiutarci a non dovercene pentire più tardi”.
Ulteriori informazioni sono disponibili ai seguenti indirizzi:
• www.mcafee.com/loveandtech
• https://blogs.mcafee.com/consumer/love-relationships-technology-survey
• https://blogs.mcafee.com/consumer-threat-notices/love-relationships-and-sextregret-its-time-to-take-back-the-web
A proposito della ricerca
L’indagine è stata condotta online a livello globale da MSI International durante il mese di dicembre 2012 e ha coinvolto oltre 600 partecipanti nel nostro paese. Fonte: Prima Pagina | Link: Press Portal
Symantec Intelligence Report, sesso domina il traffico mondiale di spam
Nel rapporto Symantec Intelligence Report di dicembre gli esperti di sicurezza hanno dato uno sguardo più da vicino al panorama delle minacce sulla base delle loro statistiche in tutto il mondo. Per il mese di dicembre, gli Stati Uniti ha sostenuto il dubbio onore di essere la principale fonte di spam a 12,7%, attacchi di phishing al 24,2%, e gli allegati dei virus al 40,9% a livello globale. Non è insolito per gli Stati Uniti essere alti in uno o due di queste tre categorie, ma rivendicando la tripla corona di distribuzione di risk-based è un pò meno comune.
FBI: cybercriminali arrestati grazie a Facebook, infettati 11 milioni di PC
Gli investigatori guidati dal Federal Bureau of Investigation (FBI) con l'aiuto di Facebook, hanno sventato un cerchio criminale internazionale che ha permesso d'infettare 11 milioni di computer in tutto il mondo. L'FBI, in collaborazione con il più grande social network del mondo, e diverse agenzie internazionali di polizia hanno arrestato 10 persone che avrebbero infettato i computer con i software maligni Yahos e Slenfbot, allo scopo di rubare i codici delle carte di credito, bancari e altre informazioni personali.
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ACI Worldwide, 1 consumatore su 4 è vittima di frodi con carte di credito
Un intervistato su quattro è stato vittima, negli ultimi cinque anni, di frodi con carta di credito. Questo il principale risultato emerso dallo studio condotto da ACI Worldwide e Aite Group, sul tema delle frodi relative alle carte di credito, che ha coinvolto oltre 5.200 consumatori di 17 Paesi a livello mondiale. Oltre il 20% degli intervistati ha dichiarato inoltre che ha smesso di utilizzare, o ha cambiato la propria carta, dopo aver subito un atto fraudolento.
Kaspersky report Q3 2012, Microsoft è fuori da top 10 prodotti vulnerabili
Nel report del terzo trimestre del 2012, gli esperti di Kaspersky Lab hanno esaminato i cambiamenti nel panorama delle minacce IT. Particolare rilievo hanno assunto le indagini sullo spionaggio informatico, i cambiamenti nella geografia delle minacce e la top 10 delle vulnerabilità. Su ogni computer sono state rilevate una media di otto vulnerabilità e le due più frequenti sono state individuate nei prodotti Oracle Java, rilevate sul 35% e 21,7% dei computer infetti, rispettivamente.
La top 10 include anche cinque prodotti Adobe, due prodotti Apple, QuickTime player e iTunes oltre al popolare Nullsoft Winamp media player. Grazie al sistema di aggiornamento automatico, introdotto nella recente versione del sistema operativo Windows, Microsoft non rientra più nella top 10 delle vulnerabilità.
I casi più significativi del trimestre sono stati i malware Madi, Gauss e Flame.
La campagna Madi è andata avanti per circa un anno e aveva come obiettivo le infrastrutture delle società ingegneristiche, delle organizzazioni governative, delle banche e delle università situate in Medio Oriente. I componenti nocivi sono stati distribuiti attraverso attacchi basati su tecnologie semplici e conosciute ma, nonostante ciò, i criminali informatici sono stati comunque in grado di spiare le proprie vittime per molto tempo. Le applicazioni e i siti che sono stati spiati comprendono gli account di Gmail, Hotmail, Yahoo! Mail, ICQ, Skype, Google+ e Facebook.
Gli attacchi portati nel corso della campagna Madi hanno prodotto l’installazione di programmi Backdoor, scritti in linguaggio Delphi, all’interno dei sistemi informatici presi di mira. I malware in questione potrebbero essere stati creati sia da un programmatore dilettante che da uno sviluppatore professionista con pochissimo tempo a disposizione. Il sofisticato attack-toolkit denominato Gauss è stato recentemente scoperto nel quadro delle febbrili attività intraprese dall'InITU a seguito dell'individuazione del malware Flame.
Il malware più sofisticato, Gauss, è stato classificato dagli esperti come “arma informatica” ed è stato scoperto durante un’indagine condotta dall’International Telecommunication Union (ITU) dopo la scoperta del malware Flame. Gauss è un Trojan “banking” sponsorizzato dagli stati-nazioni dotato di spyware, quindi in grado di sottrarre informazioni dai sistemi di online banking sui computer infetti in Medio Oriente.
Gauss inoltra segretamente ad un server le password inserite o salvate sul browser, file cookie e dettagli di configurazione del sistema infetto. Il malware si basa sulla piattaforma di Flame con cui condivide alcune caratteristiche, come la procedura di infezione dei computer tramite il drive USB.
Gli esperti di Kaspersky Lab hanno inoltre fatto nuove scoperte relative ai server di comando e controllo (C&C) di Flame.
Il codice C&C supporta tre protocolli di comunicazione e gestisce le richieste provenienti da quattro programmi nocivi codificati dagli sviluppatori come SP, SPE, FL e IP. Di questi quattro programmi nocivi, attualmente solo due sono conosciuti: Flame e SPE (miniFlame). Anche la geografia delle minacce mostra importanti cambiamenti. La Russia si è posizionata in cima alla classifica con una percentuale del 23,2%, superando gli Stati Uniti che arrivano al 20,3%.
Nel secondo trimestre, la top 20 dei paesi comprendeva esclusivamente paesi dell’ex Unione Sovietica, Africa e Sud-Est Asiatico. Nel terzo trimestre invece questa classifica ha incluso anche alcuni paesi del sud Europa quali Italia (36,5%) e Spagna (37,4%). La Russia è stata sostituita dal Tajikistan, con il 61,1%. Sottolineiamo, in primo luogo, come in oltre il 50% degli attacchi informatici siano state utilizzate le falle di sicurezza - o per meglio dire le vulnerabilità - individuate all’interno di Java.
TOP-20 relativa agli oggetti infetti rilevati in Internet
Posizione Denominazione %sul totale complessivo degli attacchi
1 Malicious URL 90,70%
2 Trojan.Script.Generic 2,30%
3 Trojan.Script.Iframer 1,60%
4 Trojan-Downloader.SWF.Voleydaytor.h 0,40%
5 Trojan.Win32.Generic 0,40%
6 Exploit.Script.Blocker 0,30%
7 AdWare.Win32.IBryte.x 0,20%
8 Trojan-Downloader.JS.Iframe.cyq 0,20%
9 Exploit.Script.Generic 0,20%
10 Trojan-Downloader.JS.Agent.gsv 0,20%
11 Trojan-Downloader.JS.JScript.bp 0,20%
12 Hoax.HTML.FraudLoad.i 0,20%
13 Trojan-Downloader.Script.Generic 0,10%
14 Trojan.HTML.Redirector.am 0,10%
15 Trojan-Downloader.Win32.Generic 0,10%
16 Trojan-Downloader.JS.Iframe.czo 0,10%
17 AdWare.Win32.ScreenSaver.e 0,10%
18 Backdoor.MSIL.Agent.gtx 0,10%
19 Trojan.JS.Popupper.aw 0,10%
20 Exploit.Java.CVE-2012-4681.gen 0,10%
Secondo i dati resi noti da Oracle, risulta che le varie versioni esistenti della celeberrima virtual machine siano attualmente installate in più di 1,1 miliardi di computer, ubicati in ogni angolo del globo. E’ importante considerare che gli aggiornamenti per la suddetta piattaforma vengono eseguiti solo su espressa richiesta dell’utente, quindi non in modalità automatica; ciò comporta, di riflesso, una maggior durata del ciclo di vita delle vulnerabilità. La versione completa del report “IT Threat Evolution: Q3 2012” è disponibile su securelist.com.
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Kaspersky Lab scopre nuova cyberminaccia Gauss, metodo per verificare
Kaspersky Lab annuncia la scoperta di "Gauss", una nuova cyber-minaccia indirizzata ai consumatori in Medio Oriente. Gauss è un complesso tolkit di cyber-spionaggio, sponsorizzato a livello di stato-nazione, progettato per rubare dati sensibili, con un focus specifico sulle password del browser, le credenziali online degli account bancari, cookie, e configurazioni specifiche di macchine infette. La funzionalità trojan dell'on-line banking trovata in Gauss è una caratteristica unica che non è stata trovato in nessuna precedentemente cyber-arma nota.
Gauss è stato scoperto nel corso dello sforzo in corso avviato dall'Internazional Telecommunication Union (ITU), in seguito alla scoperta di Flame. Lo sforzo è volto a mitigare i rischi presentati dalle cyber-armi, che è una componente chiave per conseguire l'obiettivo generale della cyber-pace globale. ITU, con l'esperienza fornita da Kaspersky Lab, sta adottando misure importanti per rafforzare la cyber-sicurezza globale, collaborando attivamente con tutte le parti interessate, come i governi, il settore privato, organizzazioni internazionali e società civile, in aggiunta ai suoi principali partner all'interno dell'inziativa ITU- IMPACT.
Rispetto a Flame, Gauss è meno sofisticato. Manca il modulo LUA su cui è basata l'architettura, ma è comunque molto flessibile. Rispetto ad altri Trojan bancari, sembra essere stato messo a punto, nel senso che non prende di mira centinaia di istituzioni finanziarie, ma un elenco selezionato di istituti bancari on-line. Gli esperti di Kaspersky Lab scoperto Gauss individuando la quota dannosa del programma in comune con Flame. Questi includono piattaforme architettoniche simili, strutture dei moduli, codice base e mezzi di comunicazione con il comando e controllo (C & C) del server.
Fattori rapidi:
- L'analisi indica che Gauss ha iniziato ad operare nel periodo di tempo di Settembre 2011.
- E' stato scoperto nel giugno 2012, risultato derivante dalla conoscenza acquisita dalla approfondita analisi e ricerca condotte sul malware Flame.
- Questa scoperta è stata resa possibile a causa di forti somiglianze e correlazioni tra Flame e Gauss.
- L'infrastruttura di Gauss C & C è stato arrestata nel luglio 2012 poco dopo la sua scoperta. Attualmente il malware è in uno stato dormiente, in attesa che il suo server C & C diventi attivo.
- Dalla fine di maggio 2012, più di 2.500 infezioni sono state registrate dal sistema di sicurezza cloud-based di Kaspersky Lab, con il numero totale stimato delle vittime di Gauss probabilmente nell'ordine delle decine di migliaia. Questo numero è inferiore rispetto al caso di Stuxnet, ma è nettamente superiore al numero di attacchi di Flame e Duqu.
- Gauss ruba le informazioni dettagliate sui PC infetti tra cui la cronologia del browser, i cookie, password e configurazioni di sistema. E' anche in grado di rubare le credenziali di accesso per i vari sistemi di online banking e metodi di pagamento.
- L'analisi di Gauss mostra che è stato progettato per rubare dati provenienti da diverse banche libanesi tra cui la Bank of Beirut, EBLF, BlomBank, ByblosBank, Fransabank e Credit Libanais. Inoltre, colpisce gli utenti di Citibank e PayPal.
Il nuovo malware è stato scoperto dagli esperti di Kaspersky Lab nel mese di giugno 2012. Il modulo principale è stato chiamato dai creatori sconosciuti successivamente con il nome del matematico tedesco Johann Carl Friedrich Gauss. Altri componenti portano anche i nomi di famosi matematici come Joseph-Louis Lagrange e Kurt Gödel. L'inchiesta ha rivelato che i primi incidenti con dati Gauss sono accaduti già nel settembre 2011. Nel luglio 2012 i server di comando e controllo di Gauss hanno smesso di funzionare.
Più moduli di Gauss hanno lo scopo di raccogliere informazioni dai browser, tra cui la cronologia dei siti Web visitati e password. Anche i dati dettagliati sulla macchina infetta vengono inviati agli attaccanti, tra le quali specifiche delle interfacce di rete, le unità del computer e le informazioni BIOS. Il modulo di Gauss è anche in grado di rubare dati dai clienti di alcune banche libanesi tra cui la Bank of Beirut, EBLF, BlomBank, ByblosBank, Fransabank e Credit Libanais. Si rivolge inoltre agli utenti di Citibank e PayPal.
Un'altra caratteristica fondamentale di Gauss è la capacità di infettare le thumb drive USB, utilizzando la stessa vulnerabilità LNK (CVE-2010-2568) che è stata precedentemente utilizzata in Stuxnet e Flame. Allo stesso tempo, il processo per infettare le chiavette è più intelligente. Gauss è in grado di "disinfettare" il disco in determinate circostanze, e utilizza il supporto rimovibile per memorizzare le informazioni raccolte in un file nascosto. Un'altra attività del Trojan è l'installazione di un carattere speciale chiamato Palida Narrow, e lo scopo di questa azione è ancora sconosciuto.
Mentre Gauss è simile a Flame nel design, la geografia delle infezioni è notevolmente differente. Il più alto numero di computer colpiti da Flame è stata registrata in Iran, mentre la maggior parte delle vittime Gauss si trovavano in Libano. Il numero di infezioni è diverso. Sulla base della telemetria riportata dal Kaspersky Security Network (KSN), Gauss ha infettato circa 2.500 macchine. In confronto, la diffusione di Flame era significativamente più bassa, infettando più di 700 macchine.
Anche se il metodo esatto usato per infettare i computer non è ancora noto, è chiaro che Gauss si propaga in modo diverso a Falme o Duqu, tuttavia, simile alle due precedenti armi di cyber-spionaggio, i meccanismi di diffusione di Gauss sono condotti in un ambiente controllato della moda, che sottolineano furtività e segretezza dell'operazione. Al momento, il Trojan Gauss viene rilevato con successo, bloccato e bonificato dai prodotti Kaspersky Lab, classificato come Trojan-Spy.Win32.Gauss.
Alexander Gostev, Chief Security Expert di Kaspersky Lab, ha commentato: "Gauss ha somiglianze impressionanti Flame, come la progettazione e la base di codice, che ci ha permesso di scoprire il programma dannoso. Simile a Flame e Duqu, Gauss è un complesso toolkit di cyber-spionaggio, sottolineando le sue caratteristiche stealth e furtività, ma il suo scopo è diverso da Flame o Duqu. Gauss si rivolge a più utenti in alcuni paesi per rubare grandi quantità di dati, con un focus specifico sulle informazioni bancarie e finanziarie".
Gli esperti di Securelist.com hanno pubblicato un'approfondita analisi del malware: http://www.securelist.com/en/analysis/204792238/Gauss_Abnormal_Distribution. Una FAQ Gauss contenente le informazioni essenziali sulla minaccia è anche disponibile: http://www.securelist.com/en/blog?weblogid=208193767. Per verificare la presenza di Gauss sulla proprio PC è disponibile la pagina test http://gauss.crysys.hu/ del noto laboratorio ungherese di ricerca CrySyS. Il modo più affidabile per proteggersi è quello di installare la soluzione antivirus di Kaspersky o utilizzare il free Kaspersky Virus Removal Tool.
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