E´ firmata Poste Italiane, ma anche San Paolo Imi, Bnl o Monte dei Paschi, una delle truffe più colossali che viaggia sul web e che ha ormai messo in ginocchio l´Italia e la sua capitale. Si chiama phishing la tecnica informatica per prendere all´amo gli utenti e sono già duemila i romani intrappolati nella rete che, in due settimane, hanno sporto denuncia al commissariato Poste e Comunicazioni. In quindici giorni sono state milioni le finte mail recapitate ad altrettanti utenti, con richiesta di inserimento di numeri di conto e di carte bancomat. L´intestazione della mail e il logo di PosteItaliane sono identiche all´originale, impossibile distinguere la differenza, anche se i testi delle e-mail phishing presentano di solito errori di ortografia.
«Gentile Cliente, nell´ambito di un progetto di verifica dei dati anagrafici forniti durante la sottoscrizione dei servizi di Posteitaliane è stata riscontrata una incongruenza relativa ai dati anagrafici in oggetto da Lei forniti al momento della sottoscrizione contrattuale...». E basta un clic, una serie di finestre in cui si inseriscono dati identificativi, numero della carta postepay e codice dispostivo, per vedersi prosciugare il proprio conto corrente postale alla velocità del suono. Giusto il tempo di visualizzare "la sua procedura è stata eseguita correttamente" e il malcapitato si trova già col conto in rosso. Anche se lo scoprirà soltanto quando andrà a fare l´estratto conto.
Poste Italiane è costantemente impegnata a tutelare i dati dei clienti attraverso l'adozione dei più moderni sistemi di sicurezza. I sistemi garantiscono transazioni affidabili e sicure attraverso l'adozione del protocollo HTTPS. Per effettuare transazioni affidabili e sicure è necessario rispettare alcune semplici regole:
- conservare con la massima cura il nome utente, la password e il codice dispositivo
- non far conoscere ad altri i propri codici di accesso
- non inserire i propri codici personali in siti Internet raggiunti cliccando su un link presente nelle comunicazioni ricevute via mail o in qualsiasi altro sito che non sia di Poste Italiane
- non rispondere ai messaggi sulla cui autenticità si hanno dubbi
- visitare i siti web digitando l'indirizzo Internet nella barra degli indirizzi
- modificare periodicamente la password di accesso
- installare sul proprio computer solo i software ricevuti da fonti affidabili
Via: http://roma.repubblica.it/
Tags: Phishing, Spam
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