Nell'era di Internet è semplice vendicarsi di una storia d’amore andata a finire male. Basta avere un filmato (anche conservato sul cellulare) di qualche momento hot passato insieme e poi metterlo sul web, una volta che l’unione si è rotta. Meglio, o peggio, ancora se in un sito dedicato agli amanti dell’hard, come quello di www.youporn. com, il canale a luci rosse più cliccato in rete. Ed è quello che è successo nei mesi scorsi a Padova per un’inchiesta su cui sta lavorando la polizia postale della città.
Protagonisti della storia sono un 41enne napoletano, ora indagato per diffamazione, violazione dei dati sensibili, molestie, sostituzione di persona, e una 31enne padovana. Si erano conosciuti nel 2005 all’estero durante una vacanza, il loro rapporto era durato qualche mese per poi finire come la maggior parte delle passioni estive. Una rottura voluta dalla donna e che lui non aveva accettato. Anche perché dietro a questo addio c’era una nuova storia d’amore che la 31enne di Padova aveva iniziato con un ragazzo (anche lui padovano) di qualche anno più giovane.
Ma nemmeno questo è servito a far desistere l’uomo. Che dopo una serie continua di messaggi sul telefonino, ha affinato la sua tecnica cercando i contatti con la donna amata anche attraverso Facebook. Per evitare di farsi scoprire, il napoletano ha dato creato un account fasullo sul social network e grazie al falso profilo è riuscito a ottenere l’amicizia sia della sua ex che del nuovo compagno della donna. E proprio con il ragazzo ha più volte parlato della 31enne, raccontando di conoscerla, di averci avuto a che fare.
Fino a quando sulla bacheca del nuovo compagno, il napoletano lascia un commento a dir poco equivoco: «brava la tua ragazza, hai visto com’è su Youporn?». A fianco pure il link del video. In cui si vede la donna (riconoscibile) avere un rapporto orale con un uomo, proprio col 41enne abbandonato dopo la breve storia. Una performance postata su internet pochi giorni fa, ma che già aveva raggiunto i 50mila contatti. La 31enne denuncia il fatto alla polizia chiedendo il sequestro del filmato.
Ma nulla da fare, perché il video non si può sequestrare in quanto il server di Youporn è americano e la Procura potrebbe intervenire solo con una rogatoria, con tempi però biblici. A toglierlo ci pensa la donna stessa, attraverso una richiesta ai gestori del sito. Non appena però l’uomo si accorge della cancellazione del video, ecco che ne mette un altro. Protagonisti sempre gli stessi, a cambiare sono le posizioni. A questo punto i poliziotti sequestrano in casa dell’uomo cassette, video, dvd e diverse penne usb. Tutte con materiale pornografico.
Fonte: Corriere del Veneto
Tags: Polizia Postale, Facebook
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