ll gip di Firenze Pietro Ferrante, su richiesta del procuratore Giuseppe Quattrocchi e del sostituto Vincenzo Ferrigno, ha disposto la custodia cautelare in carcere di un commercialista sessantacinquenne di Calenzano (Firenze), che dalla propria abitazione gestiva via internet il commercio di pedopornografia. Nell'ambito della stessa operazione è stato arrestato anche un ex insegnante e amministratore locale di 59 anni di Chioggia (Venezia) e sono stati eseguiti sequestri in uno studio professionale di Montecatini Terme.
Le indagini, avviate dopo una denuncia di Telefono Arcobaleno, sono state condotte dal Nit di Siracusa - il Nucleo investigativo telematico specializzato nel contrasto alla pedofilia on line, che, in collaborazione con i carabinieri, ha sequestrato il sito internet illegale e ricostruito i movimenti finanziari di 166 transazioni di pagamento per l'acquisto del materiale pedopornografico. Sono stati identificati clienti in Italia, Germania, Francia, Svizzera, Olanda, Belgio, Regno Unito, Danimarca, Austria, Francia, USA, Canada e Messico. L'archivio contiene oltre undicimila fotografie e numerosi video, materiale in parte prodotto durante alcuni viaggi all'estero degli indagati, prevalentemente in Romania, Tunisia e Malta.
La vendita avveniva soltanto in parte via internet, attraverso alcuni server ubicati in Svizzera, ma i clienti pagavano con i canali ordinari del servizio postale, in contanti, con vaglia postali o con carte prepagate. Il sito gestito dal professionista di Calenzano, ora oscurato, aveva totalizzato un milione e trecentomila visitatori, oltre diecimila al giorno, e conteneva un post, scritto dallo stesso gestore, nel quale si prospettava per i soggetti interessati a 'book fotografici', la possibilità di ricevere oltre al compenso, il rimborso delle spese di viaggio, vitto e alloggio.
In diversi sms intercettati gli arrestati fornivano a ragazzini extracomunitari conosciuti nelle vacanze all'estero, 'regali' consistenti in ricariche telefoniche, biciclette, abbigliamento, scarpe e cellulari. L'indagato arrestato a Chioggia, sospettato di essere complice e fotografo per il sito web sequestrato, ha già riportato otto anni fa una condanna definitiva per induzione alla prostituzione minorile per aver prodotto filmati che lo ritraevano in atti sessuali con minorenni.
La Procura della Repubblica più a Sud d'Italia è in prima linea nella lotta contro la pedofilia su internet. Grazie all'iniziativa dell'allora procuratore aggiunto Giuseppe Toscano e della sua squadra, nel mese di agosto 2001 viene istituito il Nit, il Nucleo investigativo telematico, per far fronte alle numerose denunce dell'associazione Telefono Arcobaleno, diretta da don Fortunato Di Noto. Tutti coloro che effettuano un download di materiale pornografico che coinvolga minori rischiano fino a tre anni di reclusione.
Via: Agi/Libero News
Tags: Carabinieri, Pedofilia
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